Genova, badante accusato della morte di un ultra 90enne

pensionato badante

La morte di Sergio Stefano Capacci, un uomo di oltre 90 anni che viveva in un’abitazione di Genova, precisamente in zona Sampierdarena, non sembra essere sopraggiunta per cause naturali.

Come riporta anche l’ANSA, la Procura del capoluogo ligure ha deciso di avviare un’indagine per scoprire cosa sia davvero accaduto all’ultranovantenne, ritrovato senza vita all’interno del suo appartamento.

Il pubblico ministero Gabriella Dotto ha aperto un fascicolo per omicidio colposo: il sospettato è il badante che viveva in casa con Sergio Stefano Capacci. Stando a quanto presupposto dagli investigatori, infatti, il badante avrebbe ferito l’uomo nel tentativo di tenerlo o di non farlo cadere.

Proprio questa manovra andata male sarebbe emersa nelle registrazioni effettuate dalle telecamere di videosorveglianza che la figlia dell’ultranovantenne aveva fatto installare nell’abitazione, in modo tale da monitorare il padre.

Sempre le immagini delle telecamere consentiranno di chiarire ogni aspetto della vicenda, compresi i momenti precedenti alla morte dell’uomo: la Procura vuole capire se la manovra abbia avuto un ruolo nel decesso di Capacci e se all’origine c’erano dei maltrattamenti da parte del badante.

Molto si capirà anche dall’autopsia, che verrà effettuata dal medico legale Francesco Ventura.

Sempre a Genova, qualche giorno fa, una badante è stata arrestata perché ritenuta responsabile di tentata rapina ai danni dell’anziana ultranovantenne che avrebbe dovuto assistere. Inoltre, la donna (assunta da un paio di settimane) ha anche abusato di sostanze alcoliche, scaraventando a terra l’anziana e un’amica residente nello stesso stabile.

I poliziotti intervenuti sul posto hanno poi trovato la somma di 1.250 euro nascosta in banconote da 50 euro nel bordo superiore dei pantaloni, sotto il reggiseno e nei calzini della badante, che aveva prelevato il denaro dal cassetto dell’anziana signora.

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