Garavaglia apre ad un nuovo Decreto Flussi: “Servono soluzioni nell’immediato”

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Si era già espresso chiaramente nelle scorse settimane, schierandosi apertamente a favore dell’ingresso di lavoratori stranieri per andare a colmare le forti carenze in termini di manodopera in settori cruciali.

Ora, il ministro del turismo Massimo Garavaglia ribadisce la necessità di far arrivare in Italia altri lavoratori extracomunitari, dato che le 69.700 quote stabilita dall’ultimo Decreto Flussi emanato dal Governo sembrano non sufficienti.

Per questo, Garavaglia considera come possibile soluzione anche un nuovo Decreto Flussi bis che consenta di trovare personale “in tempi rapidissimi”.

Nel corso dell’incontro a Genova con il governatore della Liguria, Giovanni Toti, la giunta regionale e gli stakeholder del settore, Garavaglia ha sottolineato le grosse difficoltà nei settori del turismo e della ristorazione.

Tantissimi alberghi e ristoranti sono costretti a limitare l’attività per problemi di mancanza di personale, il che è un paradosso: pare manchino dalle 300 alle 350mila figure, non solo nel settore turismo, e abbiamo una disoccupazione circa al 10% – afferma il ministro – Va da sé che c’è qualcosa che non va di molto serio nel mercato del lavoro e qualche soluzione andrà trovata nell’immediato“.

Anche Garavaglia, così come già fatto da diversi imprenditori, punta il dito contro il reddito di cittadinanza, che porterebbe molti addetti a preferire il sussidio al lavoro. La proposta del ministro del turismo è quindi quella della cumulabilità del 50% del reddito di cittadinanza a fronte di un contratto stagionale.

L’obiettivo è riportare più persone possibili dall’inattività all’attività“, aggiunge il ministro, che tuttavia guarda anche più ad ampio raggio e chiede che venga fatto un ragionamento di prospettiva.

Bisogna rivedere alcune regole del mercato del lavoro che ingessano il mercato del lavoro, aprire anche una discussione con le categorie per vedere cosa si può fare a livello contrattuale per rendere più appetibile questo settore – dice il ministro leghista – anche ragionando sul welfare aziendale, sulla durata della stagione. Ma bisogna metterci la testa”.

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