200 euro in busta paga, chi può riceverli e come funziona? Tutti i dettagli

I corposi aumenti delle bollette di luce e gas e in generale la sempre più pesante inflazione hanno spinto il Governo ad adottare provvedimenti per venire incontro alle famiglie italiane.

Come primo sostegno, il Consiglio dei Ministri ha varato lo scorso 2 maggio il decreto Aiuti che comprende anche una misura molto importante.

Stiamo parlando dei 200 euro in busta paga, una delle iniziative principali contenute nel nuovo decreto, su cui l’esecutivo ha stanziato l’ingente somma di 14 miliardi di euro.

Grazie a questo stanziamento, oltre ai 200 euro in busta paga il decreto Aiuti prevede anche il taglio sulle accise dei carburanti fino all’8 luglio, la proroga fino al 30 settembre del Superbonus per villette unifamiliari e la retroattività del bonus bollette per chi ha un ISEE fino 12.000 euro.

Restando sulle 200 euro in busta paga, alla fine il governo ha optato per questa soluzione e non per il taglio dello 0,8% del cuneo fiscale.

Il bonus anti-inflazione è stato preferito perché più facile da recepire: andrà a riguardare i lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati che hanno un reddito annuo lordo sotto i 35.000 euro. Stando ai primi dati, il bonus di 200 euro in busta paga interesserà 28 milioni di italiani.

Il bonus è “una tantum”, ovvero verrà versato una volta sola (vale a dire per un solo mese) e in un’unica soluzione. I 200 euro verranno versati direttamente in busta paga per i lavoratori dipendenti, probabilmente anticipati dai datori di lavoro che successivamente recupereranno la somma dallo Stato.

Per i lavoratori autonomi il meccanismo di erogazione deve essere ancora individuato, mentre per i pensionati i soldi verranno erogati direttamente dall’INPS: lo sostiene anche il segretario generale della CISL, Luigi Sbarra, che tuttavia ritiene urgente un lavoro tecnico per andare a definire i dettagli dell’erogazione del bonus.

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