XXVII edizione del Rapporto Immigrazione

Migranti, la preoccupazione di Caritas e Migrantes

Migranti, la preoccupazione di Caritas e Migrantes: “Emergenza culturale”

Secondo la Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes, nel dibattito pubblico italiano la questione migranti trova oggi ampio spazio rispetto al passato, ma quasi sempre con accezioni negative e con dati sballati rispetto alla realtà.

Le due istituzione della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) hanno diffuso i dati emersi nella XXVII edizione del Rapporto Immigrazione, rilevando molte cifre interessanti che fanno riflettere su una delle tematiche più scottanti di questi ultimi tempi.

In primis, la Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes evidenziano come l’Italia abbia 5.144.440 immigrati regolarmente residenti sul proprio territorio, ovvero circa l’8,5% della popolazione totale residente in Italia. Un dato che fa sì che il nostro Paese si collochi al quinto posto in Europa e all’undicesimo nel mondo.

Leggendo il Rapporto Immigrazione viene fuori quanto emerso anche dai dati forniti dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR): tra il 1 gennaio e il 31 agosto 2018 (quindi già molto prima dell’insediamento del governo Conte e di Matteo Salvini come ministro dell’Interno) è sbarcato in Italia l’80% di migranti in meno rispetto allo stesso periodo del 2017.

Ma quali sono le comunità straniere più presenti in Italia?

Stando ai dati UNHCR, fedelmente riportati nel Rapporto Immigrazione di Caritas e Migrantes, al primo posto troviamo la comunità romena (1.190.091 persone, pari al 23,1% degli immigrati totali), seguita da quella albanese (440.465, 8,6% del totale) e quella marocchina (416.531, 8,1%).

I cittadini stranieri risiedono maggiormente nel nord-ovest della penisola (33,6%): diminuisce la presenza nel centro Italia (25,7%) e nel nord-est (23,8%), mentre cala nettamente al sud (12,1%) e nelle Isole (4,8%).

Il Rapporto Immigrazione afferma inoltre che gli occupati stranieri nel nostro Paese sono 2.430.000: il 67,3% di questi sono cittadini fuori dall’Unione Europea.

Gli stranieri in Italia in cerca di occupazione sono 415.229, gli inattivi stranieri 1.255.187. Il “report” affronta anche il tema scolastico: nel 2016-2017, gli alunni stranieri nelle scuole italiane sono stati 826.091 (di cui 502.963 nati in Italia, pari al 60,9%), in aumento rispetto all’anno scolastico 2015-2016 di 11.240 unità (+1,4%).

Inoltre, Caritas e Migrantes pongono l’accento sulle condizioni di salute dei migranti, sempre più precarie. Le cause sarebbero da ricercare nell’accoglienza inadeguata e nella fragilità sociale, oltre che nella scarsa accessibilità ai servizi.

Infine, il Rapporto Immigrazione delle due istituzioni della CEI sottolinea come nei telegiornali e nelle fonti d’informazione italiane si faccia larghissimo riferimento ai numeri e alla gestione degli sbarchi sulle nostre coste (quasi la metà delle notizie, ndr).

Per la Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes si tratta di una vera e propria “emergenza culturale” che necessita di un intervento “strutturato e di lungo periodo“, con l’impiego di tutte le risorse educative esistenti.

 

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