Violentano una 13enne, arrestati due nigeriani

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Violentata da due connazionali all’interno dell’appartamento di uno di loro.

Una nottata terribile per una ragazzina di soli 13 anni, di nazionalità nigeriana, che ha raccontato quei tremendi momenti alle forze dell’ordine consentendo l’individuazione e la messa in stato di fermo per violenza sessuale per entrambe le “bestie”.

Il tutto è avvenuto a Como, nella notte tra sabato e domenica. La giovane ha raccontato agli agenti di essere stata avvicinata da uno dei due uomini, anche loro di nazionalità nigeriana, intorno alle 21:30. L’aggressore le ha strappato di mano il cellulare e si è dato alla fuga.

La giovane nigeriana ha deciso di inseguirlo, determinata a recuperare il suo telefono. Ma una volta giunta sotto casa dell’uomo, questi l’ha costretta ad entrare nel suo appartamento, dove nel giro di pochi minuti è arrivato anche l’altro nigeriano.

Entrambi gli uomini hanno quindi abusato della 13enne, come raccontato dalla stessa vittima alla polizia comasca. Verso le sei del mattino, mentre i due nigeriani dormivano, la ragazzina ha trovato le forze per recuperare il suo cellulare e uscire dall’appartamento, per poi fare rientro a casa.

La famiglia della giovane aveva già avvisato i Carabinieri della sua scomparsa. In un primo momento la ragazzina non ha raccontato nulla, ma lunedì pomeriggio, al rientro da scuola, ha rivelato alla madre quanto era accaduto in quell’appartamento.

La mamma della 13enne si è subito recata a casa del violentatore assieme ad altri due familiari. Ne è nata una rissa che ha richiamato l’attenzione di una pattuglia della Polizia. I due nigeriani sono stati portati in Questura, mentre la ragazza è stata accompagnata in ospedale. Una volta lì, i sanitari hanno confermato la violenza sessuale, mentre i poliziotti hanno  rinvenuto all’interno dell’appartamento gli indumenti e le lenzuola che presentavano le tracce evidenti dello stupro.

Riccardo De Corato, Assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale della Regione Lombardia, ha chiesto che i responsabili ottengano “una pena esemplare”.

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