Viola il decreto sicurezza e iscrive rifugiato all’anagrafe: il gesto del sindaco di Rivalta

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Viola il decreto sicurezza approvato dallo scorso governo “gialloverde” e iscrive all’Anagrafe un cittadino rifugiato.

Il protagonista è Nicola de Ruggiero, sindaco di Rivalta, comune di 20.000 abitanti situato nell’area metropolitana di Torino. Il primo cittadino del comune torinese ha deciso di non tenere conto del decreto sicurezza fortemente voluto dall’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini e approvato dalla maggioranza composta da Movimento 5 Stelle e Lega, e di procedere quindi all’iscrizione all’Anagrafe di Ousseynou Fall, un migrante proveniente dal Senegal.

Ousseynou, che è padre di quattro figli rimasti a Dakkar, ha trovato domicilio all’interno di un centro d’accoglienza ed è inoltre titolare di un regolare permesso di soggiorno provvisorio nel nostro Paese.

E’ lo stesso Nicola de Ruggiero a spiegare all’AdnKronos i motivi del suo gesto: “C’è una persona che dimora a Rivalta che ha trovato un lavoro vero grazie al quale evita di stare senza far niente – spiega il primo cittadino – Avere troppo tempo libero a disposizione a volte può diventare pericoloso: quando avrà la carta d’identità potrà andare a lavorare perché il datore di lavoro, e questo lo trovo giusto, per tutelarsi, vuole avere questo documento. Non c’è molto di più da aggiungere”.

Il sindaco di Rivalta non vuole assolutamente sentirsi chiamare “eroe” e non considera il suo gesto come un atto di disobbedienza civile. “Abbiamo vissuto momenti di disubbidienza civile ben più seri”, ha detto de Ruggiero, che tuttavia spera che altri sindaci facciano la stessa cosa.

A chi gli ha chiesto se teme qualche ripercussione, il sindaco di Rivalta ha replicato: “Non sono né un giurista né un costituzionalista quindi non entro nel merito di questioni che non mi competono – spiega il sindaco del comune torinese – anche se sul decreto sicurezza c’è una sentenza e una discussione in corso”.

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