Ventimiglia, revocato il divieto di distribuire cibo ai migranti

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Ancora prima della grande manifestazione popolare promossa per il 30 aprile, il Comune di Ventimiglia ha cancellato l’ordinanza che impediva di dare cibo e bevande ai migranti

La mobilitazione popolare alla fine ha sortito il suo effetto: d’ora in poi a Ventimiglia sarà possibile distribuire cibo in strada ai migranti, cancellando così la precedente ordinanza comunale che lo proibiva.

Proprio a poche ore dall’annuncio di una grande manifestazione popolare promossa da personalità in prima fila nel mondo solidale come don Luigi Ciotti, Alex Zanotelli, Moni Ovadia, Gad Lerner, Luigi Manconi e Lidia Menapace oltre ad associazioni quali Libera, Comunità San Benedetto al Porto, Caritas Migranti, Roya Citoyenne, A buon diritto, Giuristi democratici, è arrivato il dietrofront con l’atto ufficiale pubblicato nel pomeriggio di sabato 22 aprile sull’Albo Pretorio del Comune.

L’appello sottoscritto da molti in fondo era chiaro nel sancire la libertà di assistenza ai migranti: “Dar da mangiare a chi ha fame – si legge fra l’altro – è da sempre il gesto fondamentale della solidarietà. È ciò che fonda una comunità di uguali.

Punire la solidarietà o impedirne l’esercizio, qualunque ne sia la ragione, mette in pericolo i principi e i valori minimi di umanità e di civiltà. Ci preoccupa e ci indigna l’avvenuta incriminazione a Ventimiglia, di alcuni volontari francesi, denunciati per avere distribuito cibo a migranti in un preoccupante contesto in cui si moltiplicano ordinanze e divieti analoghi, che trovano la loro ‘legittimazione‘, da ultimo, nel cosiddetto decreto Minniti, in cui, evocando la tutela di un non meglio precisato ‘decoro urbano‘, si attribuiscono ai sindaci enormi poteri sulla libertà delle persone più vulnerabili”.

Un documento e una mobilitazione arrivata dopo che ai primi di marzo erano state comminate le prime multe per la distribuzione di cibo, condannate in serie da organizzazioni come Amnesty International, Medici Senza Frontiere, ma anche dal Siap (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia).

Così è nata l’idea di una mobilitazione, prevista a Ventimiglia, domenica 30 aprile dalle ore 12 davanti alla Stazione, insieme agli attivisti francesi per chiedere la revoca dell’ordinanza sindacale ma anche contribuire a costruire una mobilitazione diffusa e una rete di sostegno all’accoglienza in tutte le sue manifestazioni.

Il Comune guidato dal sindaco Enrico Ioculano però ha anticipato tutti: “Ritenuto che si sia verificato un mutamento della situazione tale da rendere necessaria e contingibile la revisione della medesima – si legge – considerato infatti che ad oggi il ‘Campo Roja’ gestito dalla Croce Rossa Italiana non è in grado di offrire i pasti a quanti non sono già ospitati dalla struttura medesima, rilevato che sul territorio risultano presenti persone prive di tutela e di sostegno alimentare, fermo restando l’invito a tutti gli interessati a transitare attraverso i canali della Croce Rossa Italiana e/o della Caritas, appare doveroso rimuovere i divieti che impediscono la somministrazione volontaria da parte di singoli o associazioni operanti sul territorio”.

Quindi il divieto di somministrare cibi e bevande ai migranti è sparito ma rimane da capire cosa succederà con le multe che sono state comminate negli ultimi mesi e con i fogli di via firmati contro alcuni ‘no borders‘ che avevano organizzato proteste contro l’ordinanza.

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