Università per Stranieri di Perugia, lezioni in presenza ma solo per le matricole. I rappresentanti protestano

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Anche l’Università per Stranieri di Perugia si prepara ad accogliere nuovamente i propri studenti (vecchi e nuovi). Dal 1 ottobre, infatti, anche lo storico edificio di Piazza Braccio Fortebraccio riaprirà i battenti, dopo la chiusura forzata imposta dalla pandemia di coronavirus e dalle conseguenti misure di lockdown.

L’obiettivo numero uno per l’Unistrapg è ovviamente la massima sicurezza, nel pieno rispetto di tutte le linee guida nazionali, in primis l’obbligo della mascherina protettiva per studenti, docenti e personale tecnico. Inoltre, l’Università per Stranieri si presenterà con una capienza delle aule ridotta della metà, per evitare assembramenti.

In più, come riportato dal Corriere dell’Umbria, la precedenza nella frequenza verrà data alle matricole, ovvero ai nuovi iscritti che non sanno ancora bene come muoversi e nel primo periodo avranno bisogno di un pò di “tutoring”. Tuttavia, l’Ateneo perugino ha già fatto sapere di essere al lavoro per cercare di capire se nel corso delle settimane sarà possibile aprire anche agli altri studenti, magari in maniera parziale.

Scelta che non è piaciuta ai rappresentanti degli studenti dell’Università per Stranieri di Perugia, che hanno parlato al sito “Ultima Voce” di scelte “cieche e ingiuste” nei confronti degli studenti già iscritti, “i quali, trovandosi costretti a frequentare da casa, e senza beneficiare, peraltro, di una rimodulazione della tassazione, perderebbero buona parte di ciò che un’università pubblica dovrebbe offrire”.

L’Ateneo ha comunque garantito che verrà proseguita la didattica a distanza per tutti coloro che non potranno essere fisicamente presenti a lezione. Ad ottobre verrà avviato anche un nuovo corso di laurea triennale di Studi internazionali per la sostenibilità e la sicurezza sociale.

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