Turista violentata a Rimini, sarà revocato il permesso di soggiorno al bengalese

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E’ stato individuato e arrestato nel giro di 24 ore il 37enne venditore ambulante di rose, originario del Bangladesh, che la scorsa domenica, all’alba, ha violentato una turista danese di 26 anni a Rimini.

Si tratta del secondo episodio nel giro di pochissimo: solo qualche giorno prima, infatti, una turista tedesca ha deciso di sporgere denuncia in seguito ad una violenza sessuale subita all’interno di una camera d’albergo, sempre a Rimini.

In quel caso, le forze dell’ordine hanno individuato come probabili responsabili due allievi della scuola di polizia di Brescia.

Stavolta, invece, si tratta di un 37enne bengalese che era già noto agli agenti per alcuni precedenti: l’uomo, infatti, era già stato denunciato per tre volte sempre per lo stesso motivo, ovvero violenze sessuali. In uno di questi casi la vittima era anche minorenne.

La giovane stava camminando da sola lungo Viale Regina Margherita, intorno alle 5:30 del mattino. La turista danese stava facendo ritorno al suo albergo, quando si è avvicinato il 37enne in sella ad una bici.

All’inizio solo qualche complimento, ma dopo pochi istanti l’uomo si è scagliato contro la ragazza, aggredendola. Alle urla della vittima il bengalese è fuggito, sempre in sella alla sua bici.  La turista, in stato di shock, si è poi rifugiata in un bar dove ha chiesto aiuto.

L’episodio è stato commentato anche dal Comune di Rimini, che ha espresso solidarietà alla vittima ma anche tutto il proprio disappunto per il fatto che il bengalese girasse libero e indisturbato nonostante i tre gravi precedenti.

“Il Comune di Rimini – si legge nella nota – di fronte a questa barbarie conferma che manterrà così come avvenuto anche recentemente e così avverrà anche in questo caso, una posizione ferma e rigorosa di fronte a ogni episodio di violenza nei confronti delle donne impegnando l’istituzione nella costituzione di parte civile nei procedimenti giudiziari a carico dei responsabili”.

Nel frattempo qualcosa si sta muovendo. 

La questura di Roma ha infatti attivato la procedura per revocare il permesso di soggiorno al bengalese, che sarà notificata in carcere al diretto interessato.

La questura di Rimini procederà poi con la notifica dell’espulsione, a cui farà seguito il rimpatrio, una volta ultimato l’iter giudiziario.

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