Targhe straniere, prime multe nel Cremasco

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Nel decreto sicurezza fortemente voluto da Matteo Salvini, leader della Lega e attuale ministro dell’Interno del governo Conte, non ci sono soltanto forti “strette” in materia di immigrazione. 

Una delle norme che sta facendo maggiormente discutere è quella che riguarda i veicoli con targa straniera che circolano su suolo italiano.

Il provvedimento prevede che coloro che sono residenti in Italia da più di due mesi e che sono in possesso di un’automobile con targa straniera abbiano l’obbligo di immatricolare il mezzo presso il Pra, ovvero il Pubblico Registro Automobilistico. 

Coloro che non rispetteranno l’obbligo andranno incontro ad una sanzione e al sequestro del mezzo.

Non appena il decreto sicurezza è entrato in vigore – lo scorso 4 dicembre, ndr – sono già state segnalate le prime multe da parte delle forze dell’ordine: nei giorni scorsi è avvenuto nel cremasco. 

La multa prevista per coloro che non avranno adempiuto all’obbligo è di 720 euro. Inoltre, al momento del fermo, le forze dell’ordine provvederanno a sequestrare il veicolo e la carta di circolazione.

Il proprietario ha poi 6 mesi di tempo (180 giorni) per iscrivere il mezzo al Pra, onde evitare la confisca.

Nel caso di veicoli concessi in leasing o locazione senza conducente da parte di imprese straniere, all’interno dell’Unione Europea (Ue) o dello Spazio economico europeo (See), a bordo deve essere custodito “un documento sottoscritto dall’intestatario e recante data certa dal quale risultino il titolo e la durata della disponibilità del veicolo”. 

Se il proprietario viene “beccato” senza questo documento, la sanzione prevista è di 250 euro con fermo amministrativo.

In più, il proprietario dovrà esibire il documento entro trenta giorni, altrimenti andrà incontro ad una sanzione decisamente più salata (ulteriori 712 euro). 

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