Suarez italiano in poche settimane, i “comuni mortali” in (almeno) 4 anni

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Luis Suarez ha superato l’esame di italiano, ottenendo il livello B1. In questo modo, l’attaccante uruguayano ha accelerato le pratiche per l’ottenimento della cittadinanza italiana, che gli consentirebbe di giocare nei campionati europei e soprattutto in Serie A.

Come noto, il Pistolero – ad oggi ancora alle dipendenze del Barcellona, ndr – è ricercatissimo dalla Juventus, anche se la Vecchia Signora sembra ormai orientata ad acquistare dalla Roma il centravanti bosniaco Edin Dzeko, probabilmente anche per non dover attendere il completamento dell’iter per Suarez e cominciare la stagione senza punta (uno scenario che non farebbe affatto felice il nuovo coach dei bianconeri, Andrea Pirlo).

Sta di fatto che nel giro di qualche settimana Suarez potrebbe ottenere la cittadinanza italiana, “alla faccia” di tantissimi ragazzi nati e cresciuti nel nostro Paese che non potranno diventare italiani prima dei 18 anni perchè nati da genitori stranieri.

Attualmente, infatti, nel nostro Paese vige lo iure sanguinis, ovvero si è cittadini italiani se si nasce (o si è adottati) da genitori italiani.

E per tutti gli altri quali sono le tempistiche per ottenere la cittadinanza italiana?

Di certo non qualche settimana, come invece garantito a Luis Suarez (che può avvalersi del fatto che sua moglie, Sofia Balbi, è figlia di un friulano ed è pertanto cittadina italiana.

Prima del decreto sicurezza, fortemente voluto dall’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, l’iter prevedeva una durata di 730 giorni: per farla breve, si riusciva a diventare cittadini italiani nel giro di due anni. Una volta introdotto il decreto sicurezza, la tempistica è stata raddoppiata a 48 mesi (4 anni, ndr).

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