Stranieri in Italia, uno su tre è di religione islamica

milano immigrati

Uno straniero su tre tra quelli presenti sul territorio italiano è di fede islamica.

E’ quanto emerge da uno studio della Fondazione Ismu, acronimo che sta per Iniziative e studi sulla multietnicità.

Nell’indagine sono stati incrociati dati Istat e Orim (Osservatorio regionale per l’integrazione e la multietnicità) per ottenere una stima piuttosto precisa della composizione religiosa dei cittadini stranieri che si trovano nel nostro Paese.

Naturalmente, nello studio condotto dalla Fondazione Ismu non sono stati tenuti in conto tutti coloro che hanno già ottenuto la cittadinanza italiana e che di conseguenza hanno perso lo status di “stranieri”, essendo ormai italiani a tutti gli effetti.

La percentuale di stranieri di fede musulmana supera di poco il 30%, seguita dagli ortodossi (29,7%) e dai cattolici (18,6%).

Tuttavia, se al conteggio vengono aggiunti anche gli evangelici, i copti e altre confessioni minori, ecco che la comunità principale diventa quella cristiana, che rappresenta il 53,6% del totale della popolazione straniera.

L’indagine condotta dalla Fondazione Ismu mostra come nell’ultimo anno le persone di religione islamica abbiano sopravanzato gli ortodossi, che fino al 2018 erano il gruppo più numeroso.

Andando nel dettaglio Regione per Regione, emerge come i musulmani in Lombardia siano superiori alla media nazionale (32,9%) mentre nel Lazio siano largamente inferiori (19,2%).

Nella Regione di Roma Capitale il gruppo confessionale più numeroso è ancora quello ortodosso (37%).

Tra le curiosità rivelate da questo interessante studio c’è quella che riguarda la provincia di Prato, dove la percentuale maggiore è quella rappresentata dagli atei (34%).

Un dato che stupisce fino ad un certo punto, dato che nella città toscana è molto forte la presenza della comunità cinese, dove si dichiarano atei quasi 7 cittadini su 10.

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