Scuolabus in fiamme, Salvini vuole revocare la cittadinanza italiana all’autista

scuolabus salvini autista

L’autista dello scuolabus che ha terrorizzato Milano potrebbe subire la revoca della cittadinanza italiana.

Ousseynou Sy era letteralmente fuori di sè, e solo l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha impedito che l’uomo, di origini senegalesi ma regolarmente italiano dal 2004, mettesse in atto il suo piano diabolico.

Il 47enne ha dapprima dirottato uno scuolabus con 51 studenti a bordo, appartenenti a due classi di scuola media.

In seguito, ha dato fuoco al mezzo dopo aver fatto scendere i giovanissimi. Stando alle prime ricostruzioni, effettuate anche grazie alle testimonianze degli studenti ancora sotto shock, pare che Ousseynou Sy abbia urlato anche frasi come “Basta morti nel Mediterraneo“.

La vicenda ha scatenato le fortissime reazioni delle forze politiche di destra, in particolare quelle della Lega e del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

Deve essere accusato di “terrorismo”

Per il responsabile del Viminale, il 47enne deve essere accusato di “terrorismo” in quanto ha creato una situazione di grosso panico.

Questa aggravante è stata confermata anche da Alberto Nobili, il responsabile dell’antiterrorismo milanese che coordina le indagini assieme al pm Luca Poniz. Attualmente, l’autista deve rispondere dei reati di sequestro di persona, strage, incendio e resistenza.

L’incendio ha provocato delle ustioni anche allo stesso Ousseynou Sy, che è stato ricoverato all’ospedale Niguarda di Milano per essere medicato. Le sue condizioni non destano preoccupazioni.

Revoca della cittadinanza ?

Ora il Viminale sta ragionando sulla possibilità di revoca della cittadinanza italiana per l’uomo di origine senegalese.

Un’eventualità, come spiega lo stesso Ministero, che è contemplata nel decreto sicurezza e immigrazione fortemente voluto da Matteo Salvini e recentemente entrato in vigore.

Lo stesso vicepremier del governo Conte sta seguendo personalmente gli sviluppi della vicenda.

L’uomo ha anche dei precedenti penali per guida in stato di ebbrezza e abusi sessuali, ma la società che gestisce il bus assicura che sul posto di lavoro non aveva mai assunto atteggiamenti problematici.

“Negli anni non ha mai dato segnali di squilibrio, né avevamo mai ricevuto reclami sulla sua condotta come autista – spiega la società Autoguidovie – A livello di compartimento aziendale (Crema e zone limitrofe) non eravamo a conoscenza dei suoi precedenti penali”.

error: Content is protected !!