San Ferdinando, deciso lo sgombero della tendopoli: il sindaco firma l’ordinanza

La tendopoli di San Ferdinando deve essere sgomberata. E’ questa la decisione del sindaco del centro calabrese, Andrea Tripodi, che ha appena emesso un’ordinanza dove si dispone lo sgombero immediato della tendopoli che ospita centinaia di migranti impegnati in attività agricole nei campi della Piana di Gioia Tauro.

A far propendere per questa decisione sono stati quasi certamente i recenti episodi, con almeno tre incendi nell’ultimo anno che hanno causato anche la morte di tre migranti.

I circa mille migranti ospitati nella tendopoli (che fino a due anni fa raggiungeva le 2700 unità, ndr) hanno ricevuto il provvedimento firmato dal sindaco di San Ferdinando, emesso in lingua italiana ma tradotto anche in francese, inglese e arabo.

Dovranno ora lasciare i propri alloggi di fortuna: il Viminale assicura che per tutti i “regolari” sarà garantita una sistemazione nei circuiti ufficiali dell’accoglienza (ex Sprar, Cara, Cas).

I migranti possono comunque fare ricorso al Tar della Calabria (entro 60 giorni) o al Presidente della Repubblica (entro 4 mesi).

Il sindaco di San Ferdinando, Andrea Tripodi, aveva già emesso un’ordinanza praticamente identica nell’ottobre 2017, ma all’epoca la situazione rimase inalterata.

Nella nuova ordinanza viene precisato che l’obiettivo dello sgombero è procedere anche ad una bonifica dell’area e alla demolizione di tutto ciò che è stato abusivamente realizzato nei pressi della tendopoli.

“Al fine di scongiurare gravi danni alla salute ed all’incolumità pubblica – si legge nell’ordinanza del sindaco Tripodi – è necessario ed urgente rendere l’area libera da persone e cose per poter consentire l’immediata rimozione dei rifiuti presenti, l’abbattimento delle vecchie tende e baracche e la successiva bonifica e sanificazione dell’area”.

Lo sgombero segue l’annuncio del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che all’indomani dell’ultimo incendio aveva assicurato che la baraccopoli sarebbe stata rimossa.