Salvini citofona al tunisino: “E’ lei che spaccia?”. Pioggia di critiche

salvini citofono tunisino

Le immagini di Matteo Salvini che citofona a casa di un tunisino chiedendogli se è uno spacciatore stanno facendo il giro del web.

L’ex ministro dell’Interno e attuale numero uno della Lega si trovava a Bologna per prendere parte ad un’iniziativa a sostegno di Lucia Borgonzoni, candidata presidente del centrodestra alle elezioni regionali in programma domenica del 26 gennaio in Emilia Romagna.

La zona è quella del Pilastro, alla periferia del capoluogo emiliano. In diretta Facebook – una prassi per Salvini, ndr – e attorniato da seguaci e telecamere, l’ex responsabile del Viminale si reca presso l’abitazione di un tunisino, seguendo le indicazioni di una donna che risiede nel quartiere.

Per la signora, in quel palazzo vivono tunisini che – a detta sua – praticherebbero attività di spaccio. Salvini non si lascia scappare la ghiotta occasione, e va dritto a citofonare a casa dell’accusato.

“Buonasera. Lei è al primo piano? Ci può far entrare cortesemente? Perchè ci hanno segnalato una cosa sgradevole e volevano che lei la smentisse, ci hanno detto che da lei parte lo spaccio del quartiere. Giusto o sbagliato?”, afferma Salvini, facendo anche il nome delle persone che abitano in quella casa.

Dall’altra parte del citofono rispondono che il padre è a lavoro e non è in casa. Salvini continua a passeggiare per il Pilastro, ma non mancano alcune contestazioni nei suoi confronti (e nei confronti della donna che gli ha dato indicazioni, ndr), probabilmente anche per via del gesto appena compiuto.

La citofonata di Salvini ha fatto rapidamente il giro del web, suscitando sdegno e forti critiche soprattutto da parte degli oppositori politici. Il deputato del PD Matteo Orfini ha parlato di “farsesco blitz antidroga con telecamere al seguito”, definendo l’ex ministro dell’Interno “un cialtrone”.

error: Content is protected !!