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La polemica sulle frasi pronunciate da Matteo Salvini all’indirizzo della comunità Rom non accenna a placarsi.

Il ministro dell’Interno ha infatti annunciato di voler procedere ad un censimento dei Rom presenti sul nostro territorio, integrando l’iniziativa con frasi molto dure che a molti hanno ricordato il linguaggio utilizzato in epoca fascista.

La stessa schedatura ipotizzata da Salvini è stata vista come qualcosa di molto simile a quella già fatta per gli ebrei nel 1938: una mossa che è poi risultata il preludio alle vergognose leggi razziali promulgate dal regime di Mussolini.

Lo ha ricordato anche Enrico Mentana, che durante la diretta del suo tg su La7 ha mostrato l’autodenuncia di appartenenza alla razza ebraica del papà di Liliana Segre, la senatrice a vita che nel suo discorso durante l’insediamento del nuovo Governo ha tenuto a precisare che avrebbe dato battaglia contro ogni legge speciale nei confronti dei Rom.

Salvini non è sembrato troppo scosso dalle polemiche. Il leader del Carroccio ha dapprima annunciato di voler tirare dritto con il censimento, poi ha parzialmente posto un freno all’iniziativa, affermando che in questo momento non è una priorità.

Probabilmente avrà influito anche il commento dell’alleato di governo, il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, che ha ricordato l’incostituzionalità della proposta di Salvini.

Ma la domanda che si stanno ponendo in molti in queste ore è la seguente: sono davvero così tanti i Rom ‘abusivi’ da giustificare una presa di posizione così violenta da parte del ministro dell’Interno ?

Quanti sono i Rom e i Sinti in Italia? L’ISTAT fornisce tutti i dati

Stando agli ultimi rapporti resi noti dall’ISTAT, la popolazione Rom e Sinti nel nostro Paese oscilla tra le 120.000 e i 180.000 persone, quasi tutti provvisti di passaporto dell’Unione Europea.

Di questi, 26.000 vivono nelle baraccopoli formali, gestite dalle amministrazioni locali, e informali, meglio note come “abusive”, dove troviamo circa 9600 persone.

Nelle baraccopoli formali, dove vivono 16.400 Rom e Sinti, un 43% di questi è di cittadinanza italiana, mentre sono 9.600 i rom originari dell’ex Jugoslavia. Di questi, circa 3.000 persone (il 30%, ndr) è a rischio apolidia.

Si è spesso parlato delle condizioni igienico-sanitarie in cui versano soprattutto i campi abusivi, dove a pagare maggiormente dazio sono i minori, che rischiano ripercussioni anche dal punto di vista del percorso scolastico e formativo.

Nel triennio 2017-2019 è ripreso il Progetto nazionale per l’inclusione e l’integrazione dei bambini, volto proprio ad incentivare l’inclusione scolastica e combattere la dispersione, facendo partecipare attivamente anche le famiglie nomadi.

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