Permessi di soggiorno temporanei per gli immigrati irregolari, Bellanova pronta a dimettersi

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lamorgese bellanova

Il Governo è al lavoro per arrivare al più presto ad una regolarizzazione dei lavoratori stranieri sprovvisti di permesso di soggiorno.

Una misura che è ormai diventata assolutamente necessaria per salvaguardare buona parte dei settori economici italiani, a cominciare dall’agricoltura che rischia il tracollo.

Il consenso nei confronti della regolarizzazione dei migranti è molto ampio. Associazioni, organizzazioni, sindacati stanno spingendo da tempo verso questo scenario, e nelle ultime settimane sembra che anche l’esecutivo abbia cercato di imprimere un’accelerata, nonostante il “no secco” delle opposizioni (Lega e Fratelli d’Italia su tutti).

L’accusa che viene rivolta dalle forze di destra al governo Conte è quella di voler fare campagna elettorale e cercare consenso con una “sanatoria stranieri”.

Ma proprio ieri la ministra delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, ha nuovamente sottolineato l’importanza e l’urgenza di questa regolarizzazione, che consentirebbe anche l’emersione dal lavoro nero di centinaia di migliaia di lavoratori stranieri.

“Bisogna decidere da che parte stare: se con la legalità e la tutela del lavoro, in agricoltura e dovunque, o con i caporali, la criminalità, la concorrenza sleale che danneggia le migliaia di aziende che scelgono la competitività sana e difendono ogni giorno il valore della responsabilità sociale dell’impresa”, ha detto la Bellanova.

E le parole della Bellanova, che vanno di pari passo con quella della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese (“C’è la necessità di far emergere questi lavoratori non solo per garantire i diritti delle persone, ma anche per esigenze di sicurezza sanitaria che in questo momento sono necessarie”, ndr), si rivolgono probabilmente non solo al di fuori del Governo, ma anche nella stessa maggioranza che appoggia l’attuale esecutivo.

Sì, perchè mentre il Partito Democratico, Italia Viva e Liberi e Uguali spingono perchè venga introdotta la regolarizzazione dei migranti già nel “decreto maggio” atteso in settimana in Consiglio dei Ministri, il Movimento 5 Stelle mantiene ancora delle perplessità sull’impianto complessivo della misura.

I pentastellati, infatti, devono ancora trovare una quadra al loro interno, dove non tutti hanno posizioni di totale apertura su questo tema. L’ala più concorde con le posizioni di PD, LeU e IV è ovviamente quella vicina al presidente della Camera, Roberto Fico, ma ci sono molti “grillini” che hanno forti riserve sulla regolarizzazione.

Intervistato da Radio 24, lo stesso capo politico del M5S, Vito Crimi, fa capire che nel Movimento aleggiano diversi dubbi. “Le ipotesi di sanatoria stranieri in campo riguardano la possibilità di concedere permessi di soggiorno temporanei per gli immigrati irregolari – afferma Crimi – Questo non aiuta l’emersione del lavoro nero, anzi lo fa aumentare”.

Come accennato, il leader della Lega Matteo Salvini è invece fortemente contrario a quella che chiama “maxisanatoria di immigrati clandestini“.

Vedremo di impedirlo in ogni maniera, dentro e fuori il Parlamento”, ha poi aggiunto l’ex responsabile del Viminale. D’accordo con Salvini anche Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia: “Il governo di Conte, Renzi e Zingaretti abbandona commercianti e artigiani italiani ma vorrebbe una maxi sanatoria per 600mila stranieri clandestini – tuona Gasparri – Siamo governati da irresponsabili“.

Fratelli d’Italia considera la misura su cui spinge il governo Conte “una sanatoria assolutamente inaccettabile”.

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