Regolarizzazione migranti, Bellanova: “Lavoro duro, il governo era diviso. Flop? 200.000 persone salvate dai ghetti”

teresa bellanova regolarizzazione

I numeri definitivi dicono che la regolarizzazione non ha ottenuto i risultati sperati, con poco più di 200.000 domande giunte al Viminale.

Come noto, l’obiettivo del governo giallorosso ed in particolar modo della ministra per le Politiche Agricole, Teresa Bellanova, era quello di raggiungere quota 600.000 domande, in modo tale da ottenere una vera emersione dal lavoro nero, specialmente nel settore agricolo.

Invece non solo i dati definitivi dicono che si è lontanissimi da quella cifra, ma anche che la stragrande maggioranza delle domande è giunta dai lavoratori del settore domestico (colf e badanti, ndr) e non dai braccianti agricoli.

Nonostante ciò, la ministra Bellanova ha confermato la sua soddisfazione per la misura introdotto nell’ultimo Decreto Rilancio.

Intervenendo a Radio 24, la ministra per le Politiche Agricole ha ricordato che l’introduzione della regolarizzazione non è stata affatto semplice per via delle diverse posizioni tra le forze politiche che sostengono il governo “Conte bis”.

“Ho dovuto fare una mediazione perché c’erano tante contrarietà fuori dal governo ma soprattutto c’erano delle contrarietà nelle forze che compongono questa maggioranza – le parole della Bellanova riportate anche da Yahoo Notizie – C’è chi non voleva assolutamente la regolarizzazione o chi proponeva di fare la regolarizzazione per un mese. Abbiamo lavorato intensamente anche con il Ministero degli Interni e siamo arrivati ad una mediazione che alla fine ci porta ad avere questo risultato”.

Per la Bellanova, queste 207mila persone erano “consegnate all’invisibilità”, impossibilitate ad avere un normale rapporto di lavoro perché privi del permesso di soggiorno.

“Ora possono liberarsi dal caporalato e dallo sfruttamento – aggiunge la ministra – Sarebbe stato giusto inserire anche i lavoratori dell’edilizia, della logistica e della ristorazione, ma è stato impossibile per via delle contrapposizioni all’interno della maggioranza”.

Alle accuse di flop, la Bellanova afferma di non preoccuparsene troppo e di concentrarsi sul fatto che oltre 200.000 persone possono ora “vivere in modo dignitoso”, liberandosi dai ghetti “dove vengono ammassate come bestie senza che venga riconosciuta loro un’identità”.

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