Regolarizzazione, i Radicali: “Bene, ma non basta”. Ecco gli emendamenti

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La regolarizzazione dei migranti è stata certamente un primo passo per salvare diversi settori economici che rischiavano il tracollo (agricoltura, ma anche il settore domestico, ndr) e per far emergere dal lavoro nero decine di migliaia di lavoratori stranieri.

La misura, introdotta dal governo Conte nell’ultimo DL Rilancio recentemente approvato in Parlamento, ha ottenuto un consenso molto ampio tra le forze politiche (fatta eccezione per i partiti di opposizione, Lega e Fratelli d’Italia su tutti) e nella società civile. Fondamentale è stato l’impegno delle associazioni che promuovono la campagna “Ero Straniero”, che si batte da tempo per il riconoscimento dei diritti per i lavoratori stranieri.

Tuttavia, come sostenuto dai Radicali, la regolarizzazione così com’è non è ancora sufficiente per infliggere realmente un duro colpo all’illegalità. Massimiliano Iervolino e Giulia Crivellini, Segretario e Tesoriera di Radicali Italiani, hanno già fatto sapere che il deputato di +Europa-Radicali, Riccardo Magi, presenterà degli emendamenti alla Camera che avranno come obiettivo quello di migliorare ulteriormente la regolarizzazione.

Emendamenti, precisano gli esponenti radicali, elaborati proprio dalla campagna “Ero Straniero”.

“Come sostenuto fin dall’inizio, affinché questa regolarizzazione infligga un duro colpo all’illegalità, favorendo l’emersione dei tanti lavoratori stranieri sfruttati e restituendo loro diritti e dignità, è necessario ampliare il più possibile la platea di beneficiari – scrivono Iervolino e Crivellini – senza limitarsi ai soli settori che in questa fase di emergenza sanitaria hanno maggiore bisogno di manodopera”.

Gli esponenti radicali sostengono che la stipula di un contratto di lavoro deve essere considerata come “condizione sufficiente per poter presentare domanda”. Inoltre, per i Radicali il termine per avanzare la richiesta deve essere esteso, in quanto la data del 15 luglio è “troppo ravvicinata”.

“Tra gli esponenti del Governo vi è chi ha dimostrato coraggio portando avanti questa battaglia – concludono – ora ci rivolgiamo alla maggioranza in Parlamento per fare un passo in più e produrre un cambiamento davvero incisivo”.

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