Regolarizzazione, aumentano le domande: ora sono 123.429. Ma nel settore agricolo restano poche

Il Viminale ha aggiornato i numeri relativi alle domande di regolarizzazione. Stando a quanto reso noto dal Ministero dell’Interno, le domande ad oggi sono 123.429, di cui 11.101 attualmente in lavorazione.

Numeri che testimoniano come le richieste siano senz’altro cresciute nelle ultime settimane, con una media giornaliera dal 1 al 15 luglio di circa 3.000 domande. La misura, come noto, è stata fortemente voluta dal ministro per le Politiche Agricole, Teresa Bellanova, e successivamente approvata dal Parlamento con l’obiettivo di procedere all’emersione dei rapporti di lavoro.

Lo scopo del governo Conte è quello di abbattere il lavoro nero, specialmente nel settore agricolo che rischiava di “sprofondare” in seguito all’emergenza coronavirus.

Tuttavia, come si può vedere anche dagli ultimi dati forniti dal Viminale, il settore maggiormente interessato dalle domande di regolarizzazione non è quello agricolo, ma bensì quello domestico e di assistenza alla persona, con l’87% delle domande già perfezionate (97.968) e il 76% di quelle in lavorazione (8.386). Il lavoro subordinato, invece, riguarda il 13% delle domande già perfezionate (14.360) e il 24% di quelle in lavorazione (2.715).

Nel settore domestico e di assistenza alla persona troviamo al primo posto sempre la Regione Lombardia, con 28.658 domande. Per quanto riguarda invece il settore agricolo in testa c’è la Campania, con 4.033 richieste inoltrate.

Nel lavoro domestico e di assistenza, i richiedenti provengono principalmente da Ucraina, Marocco e Bangladesh. Molte domande di marocchini anche nell’ambito agricolo, assieme ad albanesi e indiani.

Infine, il report del Viminale evidenzia che su 97.968 datori di lavoro che hanno perfezionato la domanda di regolarizzazione per il settore domestico, 74.605 sono italiani.

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