Reddito di cittadinanza agli stranieri, il governo cambia ancora

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La manovra economica del governo gialloverde è pronta ad affrontare il suo più grande ostacolo, ovvero il giudizio dell’Unione Europea.

Ieri sera il Movimento 5 Stelle e la Lega, le due forze politiche che compongono la maggioranza di governo, hanno trovato l’intesa su tutte le misure comprese all’interno della manovra. Adesso la palla passa a Bruxelles, che ha già fatto sapere che allo stato attuale non è accettabile.

Ma non c’è solo l’Europa ad avere forti dubbi sulla manovra economica promulgata dal governo del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Anche l’Ufficio Parlamentare per il Bilancio ha bocciato le stime per la crescita, che vengono ritenute fin troppo ottimistiche. Ma sia Salvini che Di Maio non si curano delle critiche, e tirano dritto.

Il governo gialloverde ha infatti confermato l’intero impianto della nota di aggiornamento del Def – specialmente reddito di cittadinanza e superamento della legge Fornero – con una crescita dell’1,5 nel 2019, dell’1,6 nel 2020 e dell’1,4 nel 2021.

Ma nel documento che è stato inviato a Bruxelles e che funge da “antipasto” per la Legge di Bilancio c’è anche un’altra novità.

Come molti ricorderanno, di recente si era parlato di un’estensione del reddito di cittadinanza anche a tutti i cittadini stranieri che risiedono in Italia da almeno dieci anni.

Stando a quanto si legge nel documento preparato dall’esecutivo M5S – Lega, la tempistica sarebbe stata ridotta della metà: “Ne possono beneficiare maggiorenni residenti in Italia da almeno 5 anni disoccupati o inoccupati (inclusi pensionati)”.

Questo sta a significare che la platea dei possibili richiedenti va inevitabilmente ad aumentare. Ma perchè, quindi, questa scelta del governo Conte?

Probabilmente per evitare il sollevamento di principi di incostituzionalità sulla norma per il reddito minimo, specialmente dopo la recente sentenza della Cassazione, che ha contestato l’erogazione delle pensioni di invalidità solo agli stranieri residenti in Italia da almeno 5 anni.

Secondo il quotidiano “Il Giornale”, sarebbero circa 200mila gli stranieri che avrebbero i requisiti necessari per ottenere il reddito di cittadinanza.

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