Ragazzi e ragazze ancora senza cittadinanza italiana, la battaglia di ActionAid: “Subito una legge”

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Domenica 20 e lunedì 21 settembre si voterà per il referendum confermativo per approvare o respingere il taglio dei parlamentari.

Al di là delle considerazioni su questo appuntamento, anche stavolta moltissimi tra ragazzi e ragazze non potranno recarsi alle urne perchè sprovvisti della cittadinanza italiana.

ActionAid denuncia nuovamente questa problematica, dopo aver reso noti i risultati di un sondaggio che ha preso in esame un campione rappresentativo di uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 35 anni.

Tutti residenti in Italia o addirittura cresciuti nel nostro Paese, ma privi della cittadinanza italiana.

Come riporta il sondaggio, ben 8 su 10 vorrebbero acquisire la cittadinanza italiana, e il 70% degli intervistati rivela di sentirsi italiano a tutti gli effetti e di voler godere degli stessi diritti dei coetanei, partecipando alla vita pubblica.

Basti pensare che il 40% degli intervistati si interessa alla politica, e quasi la metà di loro ha avuto già un’esperienza partecipativa nella vita sociale del nostro Paese.

Francesco Ferri, del programma Migration ActionAid Italia, spiega come il sondaggio faccia emergere la consapevolezza tra i diretti interessati “che solo una nuova legge sulla cittadinanza equa, giusta e inclusiva può garantire a pieno titolo i diritti sociali e civili di oltre un milione e mezzo di ragazze e ragazzi che vogliono poter partecipare pienamente alla vita pubblica”.

“Si tratta non solo di abbattere discriminazioni e diseguaglianze – aggiunge Ferri – ma di riconoscere il ruolo e il valore di una parte di giovani oggi esclusa ma che chiede sempre di più di essere ascoltata. Alle elezioni mancheranno un milione e mezzo di giovani votanti che ancora non hanno il diritto di esprimersi”.

Si tratta del diritto di voto agli stranieri senza cittadinanza

Per questo ActionAid torna a chiedere a gran voce la legge sulla cittadinanza attraverso delle manifestazioni di protesta: per il prossimo 3 ottobre è stato programmato un importante evento nazionale a Roma dove saranno presenti associazioni e attivisti per ribadire l’importanza della riforma, non più procrastinabile.

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