Permesso di soggiorno, ritardi Ufficio immigrazione di Napoli: anche un anno di attesa

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Le pratiche per il rilascio dei permessi di soggiorno possono incappare in ritardi consistenti, come dimostrano i dati che vengono periodicamente forniti dalle associazioni che si occupano di questo tema. Tuttavia, in alcuni luoghi queste difficoltà appaiono talmente gravi da scatenare tempistiche gigantesche per il rilascio di quella documentazione fondamentale per la vita dei cittadini stranieri.

La CGIL ha infatti segnalato come i ritardi dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Napoli stiano raggiungendo livelli non più accettabili. Secondo il sindacato dei lavoratori si arriva anche ad un anno di ritardo dal momento in cui vengono consegnati tutti i documenti necessari per il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno e l’esito della pratica.

Come sottolinea anche Fanpage, questa situazione rischia di compromettere seriamente lo svolgimento regolare della vita dei migranti che lavorano a Napoli e circondario.

Enzo Annibale della CGIL Immigrazione di Napoli spiega proprio a Fanpage come si possa arrivare ad aspettare anche 8 mesi per una semplice foto segnaletica.

Un anno è il periodo durante il quale migliaia di persone vengono lasciate senza un documento valido che consenta loro di viaggiare, lavorare, ottenere un contratto di lavoro, non vedersi bloccata una pensione di invalidità, una indennità di disoccupazione – aggiunge Annibale – Un anno senza poter vivere dignitosamente”. 

Ci sono addirittura migranti che hanno fatto domanda per il permesso di soggiorno nell’agosto dello scorso anno e non hanno ancora ricevuto alcuna notizia sullo stato della propria pratica. Coloro invece che si sono recati presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Napoli nello scorso mese di agosto si sono visti dare appuntamento ad aprile 2022.

Una lentezza enorme che causa ovviamente una grande preoccupazione nella CGIL, che sottolinea anche come siano ancora inevase tantissime domande di regolarizzazione presentate tramite la sanatoria per i braccianti voluta dall’ex Ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova.

Su 19.000 domande presentate a Napoli e provincia risultano infatti analizzate la miseria di 100 pratiche. Ritardi che vennero denunciati lo scorso giugno anche dal Movimento Rifugiati e Migranti con una manifestazione che si è tenuta davanti alla Prefettura di Napoli.

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