Permesso soggiorno elettronico per i familiari stranieri dei cittadini UE, il modello cartaceo destinato a scomparire

Il permesso di soggiorno elettronico potrà essere ottenuto anche dai familiari stranieri dei cittadini che fanno parte dell’Unione Europea. Con questa innovazione l’Italia si adegua alle nuove norme di sicurezza UE sui documenti di identità e titoli di soggiorno.

Il permesso di soggiorno elettronico andrà quindi a sostituire quello cartaceo.

Ma come fare per richiedere questa nuova tipologia di permesso di soggiorno?

Gli interessati che devono procedere alla richiesta di rilascio o di rinnovo possono presentare la domanda direttamente in Questura, oppure presso gli uffici postali abilitati tramite kit.

Nonostante il passaggio da cartaceo ad elettronico, non cambia la denominazione del documento, che viene confermata come Carta di soggiorno (con durata complessiva di 5 anni) o Carta di soggiorno permanente. Nel primo caso, la dicitura riportata è “Familiare UE art. 10 DIR 2004/38/CE”, mentre per la Carta di soggiorno permanente la dicitura prevista è “Familiare UE art. 20 DIR 2004/38/CE.

Si comincia il prossimo 13 luglio nelle Questure di Roma e Salerno, in modo tale da verificare che il rilascio dei permessi di soggiorno elettronici funzioni per il meglio, evitando qualsiasi tipo di intoppi.

Dal 2 agosto il rilascio dei permessi di soggiorno elettronici avverrà in tutte le Questure d’Italia, che smetteranno di acquisire pratiche e rilasciare permessi cartacei il 31 luglio.

Ma cosa succede ai permessi di soggiorno cartacei già rilasciati?

Niente paura, perché questi documenti restano validi fino alla scadenza, anche se non oltre il 3 agosto 2023. Per ottenere il documento, il richiedente dovrà versare 16 euro di marca da bollo e 30,46 euro per la produzione del permesso di soggiorno elettronico.

In più, nel caso la domanda venga presentata in un ufficio postale, bisognerà tenere in conto anche la spesa di 30 euro per la raccomandata.

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