Permessi di soggiorno falsi in cambio di grosse somme di denaro: denunciato avvocato

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Truffava cittadini extracomunitari facendosi elargire cospicue somme di denaro in cambio di falsa documentazione per ottenere il permesso di soggiorno.

Con quest’accusa la Polizia ha provveduto a denunciare un avvocato 56enne di Taranto, al quale è stato notificato il divieto dell’esercizio della professione di legale per sei mesi.

Le forze dell’ordine hanno avviato le loro indagini all’incirca due anni fa, quando un cittadino del Bangladesh si è presentato agli sportelli dell’Ufficio Immigrazione della Questura Jonica, per regolarizzare la sua posizione sul territorio italiano.

Fin qui tutto normale, ma quando il bengalese ha spiegato di aver affidato tutta la sua pratica ad un avvocato e di aver già sborsato una somma pari a 4000 euro, i poliziotti hanno cominciato ad insospettirsi.

Il cittadino del Bangladesh ha poi presentato la fotocopia di un’istanza di permesso di soggiorno, risultata chiaramente falsa, così come non era vero il contratto di lavoro subordinato preparato sempre dall’avvocato tarantino.

Quello che poteva sembrare solo un caso isolato era in realtà qualcosa di molto più radicato: le successive indagini hanno infatti permesso di scoprire che il legale aveva truffato molti cittadini extracomunitari perpetrando la stessa modalità.

Anche uno straniero residente a Milano ha confermato di essere stato raggirato dal legale, a cui si era rivolto per ottenere il permesso di soggiorno: l’uomo aveva versato un anticipo di 800 euro senza ricevere mai nulla.

Gli agenti della Squadra Mobile si sono serviti dei tabulati telefonici per scoprire l’attività criminale “seriale” dell’avvocato, che si approfittava delle condizioni di estrema necessità delle vittime di nazionalità straniera.

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