Pavia troppe richieste di cittadinanza jure sanguinis

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Da quando Matteo Salvini è il nuovo ministro dell’Interno, la posizione dell’Italia nei confronti dei migranti è cambiata in maniera evidente.

Nelle scorse settimane, il leader del Carroccio è salito agli onori delle cronache per la sua decisione di chiudere i porti per non far attraccare la nave Aquarius, con 629 migranti a bordo.

Salvini ha mantenuto lo stesso atteggiamento anche con la Lifeline e altre navi delle ONG (Organizzazioni non governative).

Tuttavia, nei vari territori continuano ad avere numerose richieste di cittadinanza italiana.

Pavia e le domande per cittadinanza per linea di sangue

Una città che registra ogni giorno nuove richieste è Pavia: dal 2014 ad oggi sono state ben 900 i cittadini stranieri che hanno presentato le pratiche per cittadinanza per diventare a tutti gli effetti italiani. Un numero che ha spinto la Lega a volerci vedere più chiaro.

Il Carroccio ha chiesto l’accesso agli atti, e il controllo delle carte hanno fatto emergere i numeri delle richieste nel dettaglio, anno per anno: nel 2015 risultano evase 285 pratiche, 124 nel 2016, 152 nel 2017 e 88 dal 1 gennaio ad oggi.

Secondo la Lega sono fin troppe richieste per una città di 70.000 abitanti.

Il consigliere comunale Matteo Mognaschi precisa che non c’è violazione della legge, dato che si può richiedere la cittadinanza jure sanguinis (ovvero può farlo chi ha un avo cittadino italiano, ndr), ma il moltiplicarsi di queste pratiche ha destato qualche sospetto.

Secondo il consigliere del Carroccio sarebbe in atto un vero e proprio business: per questo, Mognaschi ha deciso di scrivere proprio a Matteo Salvini per metterlo al corrente di una situazione piuttosto particolare.

Nella città di Pavia, infatti, si occupa di queste pratiche per stranieri una sola società.

L’azione di Mognaschi vuole far sì che si accerti che tutto viene svolto nel pieno rispetto della legge. Il consigliere comunale della Lega ha ricordato quanto avvenuto molto più a Sud, ovvero a Siracusa, dove sette persone furono arrestate l’anno scorso nell’operazioneSiracusao Meravigliao“.

I responsabili sono stati accusati di aver favorito la concessione della cittadinanza italiana a stranieri che non avevano i necessari requisiti richiesti dalla normativa vigente.

Ma la problematica non si è verificata soltanto in Sicilia. Nel febbraio di quest’anno era scoppiato il caso anche ad Ospedaletto Lodigiano: 1188 brasiliani erano stati registrati come residenti, ma nessuno li aveva mai visti.

Matteo Mognaschi ha ricordato che una delle società che si occupava di queste pratiche a Pavia ha successivamente aperto a Siracusa: per questo, secondo il consigliere della Lega, è opportuno fare piena luce.

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