Passaporti italiani, è boom di richiesta dai discendenti all’estero

passaporto italiano

Non solo figli di immigrati italiani all’estero chiedono la doppia cittadinanza, ma anche chi ha un lontano avo. Tantissime richieste in America Latina anche se i tempi sono lunghi

Gli ultimi numeri confermano come presto i figli di emigrati italiani che vivono stabilmente all’estero e hanno il doppio passaporto supereranno quota 2 milioni (oggi sono 1.888.223 ma ben 160mila domande attendono di essere esaminate). Ma aumentano a dismisura anche le richieste per acquisire la cittadinanza italiana come discendenti di nostri connazionali, un fenomeno non legato soltanto al mondo dello sport come era un tempo.

I dati più recenti parlano di almeno 300 mila richieste in attesa di una risposta, quasi 120mila nel solo Brasile che è stata in passato terra di emigrazione per eccellenza da varie regioni d’Italia. Inoltre come ha sottolineato Mario Giro, viceministro agli Esteri, in base alla nostra legge in materia il numero complessivo delle persone che avrebbero diritto di vedersi riconosciuta la cittadinanza italiana è di 80 milioni, cioé 20 milioni in più dell’attuale popolazione italiana.

Ma perché questo boom? C’è sicuramente la viglia di riscoprire le radici della famiglia, ma il motivo principale probabilmente è un altro, quello di procurarsi in maniera assolutamente legale un passaporto europeo che possa mettere al riparo chi vive in nazioni potenzialmente a rischio economico.

E molti ricordano quello che successe nel 2001 con l’Argentina piombata in una profonda crisi economica, quando l’ambasciata italiana a Buenos Aires venne letteralmente sommersa di richieste. Oggi potrebbe succedere lo stesso in Venezuela, Paese dell’America Latina che sta vivendo da mesi una crisi istituzionale e vicino alla rivolta popolare.

passaporto brasile
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Come riporta il quotidiano ‘La Stampa’ i residenti italiani e discendenti da italiani nel solo Venezuela sono ben 152.405 e il consolato di Maracaibo fa sapere che dal 2011 sono tornate in Italia 3.326 persone mentre gli iscritti sono 29.680. Nella capitale Caracas invece al momento ci sono 122.725 iscritti e dal 2014 risultano 4.539 connazionali che hanno abbandonato il Paese anche se non è ancora chiaro dove siano andati.

Infatti ottenere un passaporto italiano non comporta in automatico fare rientro nel nostro territorio, ma solo la possibilità di viaggiare liberamente nei Paesi UE. E in effetti molti nostri compatrioti dal Venezuela si sono spostati semplicemente nella vicina Florida, suscitando le proteste del governo americano che lamenta la concessione troppo facile dei passaporti.

Un fenomeno che sta crescendo anche in Brasile con le richieste decisamente moltiplicate negli ultimi mesi, facendo aumentare anche il rischio che si inseriscano in mezzo personaggi poco affidabili, pronti per trovare vie di fuga illegali. In Brasile infatti sono cresciute le agenzie specializzate in queste pratiche, prontamente stoppate però dal governo italiano.

É recente ad esempio il caso di sette persone fermate in Sicilia, nella provincia di Siracusa, che riuscivano a far ottenere in tempo brevissimi documenti italiani a cittadini brasiliani che volevano a tutti i costi la nostra cittadinanza ed erano nelle mani della criminalità organizzata.

In fondo la legge attuale, basata sullo ‘ius sanguinis‘, non mette limiti al grado di parentela utile per richiedere la cittadinanza italiana anche se per la domanda occorre consegnare ai consolati una documentazione completa per stabilire la discendenza diretta.

Una procedura che può durare anche dieci anni perché tutto passa dai Comuni di origine prima dell’esame delle ambasciate, nonostante alla fine il gioco valga la candela.

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