Parma, tentata truffa all’esame di italiano per il permesso di soggiorno illimitato

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Tre cittadini indiani e dello Sri Lanka si sono presentato all’esame di lingua per ottenere il permesso di soggiorno con i documenti di loro connazionali. Scoperti, sono stati denunciati

Uno dei passaggi fondamentali per ottenere il rilascio del permesso di soggiorno illimitato nel nostro Paese è quello di poter dimostrare una conoscenza non semplicemente di base della lingua italiana, cioè almeno di un livello A2.

E questa certificazione deve essere rilasciata da un Ente dopo aver superato un test, ma non tutti sono preparati per farlo. Così succede di trovare anche persone che barano, un po’ come all’esame di guida, come successo ad inizio febbraio a Parma.

Tutti è nato quando il personale di Forma Futuro, ente di formazione che nel capoluogo emiliano di occupa anche di far sostenere il test di lingua italiana, si è accorto che durante quella sessione stava succedendo qualcosa di strano e così ha avvisato subito la Polizia.

É successo che tre delle persone presentatesi per sostenere l’esame avevano presentato documenti falsi ed è stato facile capirlo perché le fotografie non corrispondevano ai tratti somatici dei soggetti in questione.

Così sono arrivati alcuni agenti delle Volanti che hanno effettuato un controllo, come previsto dalla legge, e verificato che effettivamente si trattava di un caso di sostituzione di persona.

In particolare i documenti che erano stati presentati al personale esaminatore corrispondevano ad altre persone, cittadini originari dell’India e dello Sri Lanka esattamente come quelli che li avevano sostituiti per andare ad affrontare l’esame.

Così gli agenti hanno preso le generalità dei tre uomini che avevano cercato di sostituirsi a chi effettivamente avrebbe dovuto sostenere la prova, denunciandoli per tentata truffa e sostituzione di persona.

Inoltre uno di loro, un 44enne originario dello Sri Lanka, è stato portato in carcere perché sulla sua testa pendeva già un ordine di carcerazione per il reato di possesso e fabbricazione di documenti falsi.

Gli altri due denunciati invece sono due cittadini indiani di 41 e 36 anni e ora tutti si dovranno difendere davanti ad un giudice.

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