paolo gentiloni

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Nuovo decreto legge in materia di immigrazione e protezione internazionale

Il nuovo decreto legge del Governo in materia d’immigrazione, intitolato Disposizioni urgenti per l’accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonché misure per il contrasto dell’immigrazione illegale.

Il decreto legge in questione, proposto dal ministro dell’interno Marco Minniti e dal ministro della giustizia Andrea Orlando, mira ad accelerare le procedure (sia amministrative che giurisdizionali) per l’accoglimento degli immigrati, le procedure per l’identificazione degli stessi e mira anche a contrastare l’immigrazione illegale, che è divenuta una piaga per il Paese.

Il decreto, nello specifico, istituisce 14 sezioni specializzate in materia di immigrazione presso i tribunali di altrettante città italiane. Tali sezioni saranno specializzate in materia di immigrazione, di protezione internazionale, e libera circolazione dei cittadini all’interno dell’Unione Europea.

  • Inoltre viene istituita in relazione a queste sezioni specializzate dei tribunali competenza rispetto alle seguenti questioni, in relazione alle quali il tribunale giudica in composizione monocratica:
  • al mancato riconoscimento del diritto di soggiorno sul territorio nazionale per i cittadini dell’Unione;
  • l’impugnazione dei provvedimenti di allentamento per ragioni di pubblica sicurezza, sempre riferiti a cittadini UE;
  • il riconoscimento della protezione internazionale;
  • il mancato rilascio, o rinnovo o la revoca del permesso di soggiorno per motivi umanitari;
  • il diniego del nulla osta al ricongiungimento familiare e permesso di soggiorno per motivi familiari;
  • l’accertamento della apolidi.

Il decreto, inoltre, introduce misure atte a semplificare la procedura per il riconoscimento della protezione internazionale e a velocizzare, in generale, tutti i procedimenti che sono connessi al fenomeno dell’immigrazione.
A tal proposito viene istituto un nuovo modello processuale, più snello, per velocizzare dette pratiche.

Secondo il decreto i prefetti, in accordo coi Comuni, devono promuovere le iniziative per impegnare i richiedenti asilo in lavori socialmente utili, su base del tutto gratuita e volontaria, utilizzando a tal scopo appositi fondi europei.

Inoltre il decreto fissa misure per rendere più veloci le procedure di identificazione dei cittadini di paesi extra europei, individuando centri di prima accoglienza dove effettuare il primo screening sanitario e l’identificazione.

Per concludere, il decreto fissa anche disposizioni per potenziare i centri di identificazione ed espulsione e garantire l’effettività dei provvedimenti di espulsione. In questi centri verranno effettuate operazioni di foto-segnalamento, di rilevamento delle impronte digitali, e registrazione obbligatoria.

Tali centri di identificazione e di espulsione dei soggetti immigrati dovranno essere distribuiti in maniera omogenea sul territorio italiano, nelle aree che sono più raggiungibili e dove sono presenti delle strutture che possono essere riconvertite a questo scopo.

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