Niente permesso di soggiorno: “Gangio” deve lasciare l’Italia e la sua squadra di basket

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E’ diventato improvvisamente “irregolare” ed è pertanto costretto a lasciare l’Italia.

E’ la triste storia di Ngange Diop, un ragazzo di 26 anni che tutti conoscono come “Gangio”. A raccontare la vicenda è il quotidiano “TorinoToday”, che rivela come il 26enne, di origine senegalese, si sia visto respingere la richiesta di asilo da parte della commissione che esamina le domande.

Per farla breve, Ngange Diop è considerato a tutti gli effetti un “irregolare”: non avendo più i requisiti per restare qui in Italia, il 26enne ha dovuto lasciare il nostro Paese. Per non andare contro la legge, infatti, “Gangio” è partito martedì 14 maggio alla volta di Madrid, in Spagna.

Una decisione che i compagni di squadra di “Gangio” non riescono proprio a digerire. Il 26enne giocava a basket già da qualche anno con la squadra seniores UISP della Polisportiva Avigliana. “Gangio” era arrivato in Val di Susa, dove esiste un modello virtuoso di accoglienza diffusa. Ma con le norme varate dal decreto sicurezza, diventate sempre più stringenti, anche per “Gangio” è giunto il diniego della commissione.

I compagni di squadra hanno saputo del suo addio tramite WhatsApp. “Si era perfettamente inserito nella squadra di basket ed aveva anche raggiunto una buona conoscenza della lingua italiana  – raccontano i compagni al quotidiano “La Repubblica” – Dopo alcuni mesi di tirocinio lavorativo, nelle ultime settimane aveva anche trovato un’occupazione presso una cooperativa sociale del territorio. Tutto questo per le nuove leggi sull’accoglienza nel nostro Paese, non è stato sufficiente per garantirgli un permesso di soggiorno”.

La cancellazione del permesso umanitario ha decretato lo status di “irregolare” per il 26enne. “Una scelta – spiegano i compagni di squadra – che ha spezzato le speranze di una vita pacifica e sicura del nostro “gigante buono” amico e compagno di squadra. Non sappiamo se adesso senza Gangio saremo più sicuri in Italia o se qualche italiano vivrà meglio senza di lui. Noi sicuramente sappiamo che ci mancherà moltissimo e speriamo di poterlo riabbracciare presto e riaverlo in campo con noi”.

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