Negato permesso umanitario, migrante 25enne si getta sotto il treno

prince jerry migrante treno

Da due anni si trovava in Italia nel tentativo di costruirsi una vita. Ma dopo aver scoperto di non poter più usufruire del permesso di soggiorno umanitario e di essere quindi costretto a lasciare il nostro Paese, ha deciso di farla finita.

E’ la tristissima storia di Prince Jerry, un richiedente asilo nigeriano arrivato in Italia nel 2016 dopo aver attraversato il Mediterraneo su un barcone, alla ricerca di una speranza e di una vita migliore.

Il giovane, che aveva 25 anni e una formazione da chimico, si è lanciato sotto ad un treno: nei giorni di Natale aveva infatti scoperto che il permesso di soggiorno gli era stato negato, e non avrebbe potuto più usufruire dell’asilo politico o del permesso umanitario perchè “non fuggiva dalla guerra”.

Lunedì mattina Prince Jerry ha deciso di compiere il gesto estremo. Si è recato a Tortona, in Piemonte, ha sentito telefonicamente gli amici della cooperativa e si è lanciato sui binari.

Per il macchinista che si trovava alla guida del treno in arrivo è stato impossibile evitare l’impatto con il 25enne.

La Polizia Ferroviaria ha già avviato le indagini per capire nel dettaglio tutta la dinamica dell’accaduto, anche se non sembrano esserci troppi dubbi.

“Ho dovuto provare a fare il riconoscimento di quanto era rimasto di lui – ha spiegato monsignor Giacomo Martino, responsabile della Migrantes di Genova – È stato un momento difficile ma importante perché ho ritenuto di doverlo accompagnare in questa sua ultima desolazione”.

Sulla tragica vicenda è intervenuta anche la segreteria della Camera del Lavoro di Genova. “Rispetto e tristezza sono le emozioni che ci travolgono, ma un pensiero alla responsabilità morale di questa morte è inevitabile – si legge nella nota – Si tratta della puntuale conseguenza di un decreto sicurezza inumano che ha annullato la possibilità di richiedere e ottenere il permesso di soggiorno per motivi umanitari. Un decreto che la Camera del Lavoro di Genova non smetterà mai di contrastare”.

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