minori profughi stranieri

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Raddoppiati i migranti minorenni nel 2016

Le morti nel Mediterraneo registrate dall’inizio del 2016 ad oggi ammontano ad oltre 2800, di cui un buon numero di bambini minorenni. Attualmente sono circa 7000 gli under 18 arrivati in Italia attraverso il Mediterraneo, quasi in doppia cifra rispetto al 2015.

Purtroppo la maggior parte di questi bambini non sono accompagnati. Quest’ultimo rappresenta uno dei principali problemi che incombe sull’immigrazione, in quanto pone delle riflessioni sul traffico di bambini e migranti che avviene nei paesi del Nord Africa.

Il rapporto dell’Unicef fa luce su alcuni temi importanti: in primis l’abuso e le minacce che subiscono i minori prima e durante la loro permanenza nel paese. Infatti come ultima scelta i bambini scelgono di partire, nonostante i tantissimi rischi, pur di fuggire dalla realtà nel loro paese.

Spesso fuggono da guerre, povertà e malattie, oggetti dei trafficanti di esseri umani sono disposti a pagare ingenti somme di denaro pur di affrontare il viaggio della vita.

Purtroppo la triste realtà si scontra anche con la poca chiarezza su chi muore, chi viene violentato o aggredito. Infatti i numeri ci suggeriscono dati poco attendibili e sicuramente più lievi, infatti “è una situazione silenziosa e disperata, che non si può spiegare.

Eppure, decine di migliaia di bambini affrontano il pericolo ogni giorno e centinaia di migliaia sono pronti a rischiare tutto” afferma Marie Pierre Poirier, Coordinatore speciale dell’Unicef per la crisi dei Rifugiati e dei migranti in Europa. “Abbiamo urgente bisogno di proteggere questi bambini da ogni tipo di abuso e di sfruttamento da parte di coloro che approfittano della situazione per sfruttare i loro sogni”.

Purtroppo i dati si fanno sempre più sconcertanti, infatti con l’arrivo dell’Estate si prevedono almeno il doppio dei migranti che affronteranno il Mediterraneo.

Tuttavia Poirier ha confermato che l’Italia, come tutti gli altri paesi che accoglie i migranti, devono obbligatoriamente istituire sistemi di protezione per ridurre i rischi dei minorenni non accompagnati. Si parla infatti di istituire veri e propri centri per fornire valide alternative sia di accoglienza che per fornire la giusta assistenza legale e formativa per un futuro migliore.