Matrimoni fittizi per cittadinanza italiana (e truffe agli anziani): sgominata organizzazione

matrimonio

Una vera e propria organizzazione criminale che era dedita all’organizzazione di matrimoni fittizi con il solo obiettivo di far conseguire la cittadinanza italiana ad alcune donne straniere.

E’ questa la maxi truffa scoperta dalla Polizia di Nuoro, che ha eseguito tre custodie cautelari nei confronti di due donne e un uomo, tutti e tre provenienti dal Marocco.

Come emerso nell’indagine portata avanti dalle forze dell’ordine, l’organizzazione criminale agiva nella zona di Siniscola, nella provincia nuorese.

Come precisato da Adnkronos, il conseguimento della cittadinanza per le donne straniere che sposavano gli uomini italiani era finalizzato all’attività di meretricio, specialmente nei confronti di persone anziane da raggirare e derubare.

Per venire a capo dell’organizzazione criminale ci sono voluti circa sei mesi, durante i quali la Polizia di Nuoro ha messo sotto controllo le utenze delle persone interessate.

Inoltre, gli agenti hanno effettuato anche numerosi pedinamenti in tutta la Regione.

La maxi truffa perpetrata dall’organizzazione è stata scoperta grazie alla denuncia fatta da una parente di una delle donne a cui è stato imposto il matrimonio fittizio per ottenere la cittadinanza italiana e di conseguenza avviarsi alla prostituzione e all’attività criminale.

Per convincere i cittadini italiani a sposare le donne marocchine, i truffatori garantivano ingenti somme di denaro, oltre a favori sessuali.

Le donne approfittavano delle persone anziane, specialmente di quelle maggiormente afflitte dalla solitudine, compresi gli infermi.

Per passare del tempo con le donne, le vittime sborsavano copiose cifre, ma non è tutto: con il passare del tempo, le truffatrici riuscivano a conquistare la fiducia degli anziani, tanto da ottenere anche benefici dal punto di vista patrimoniale che andavano poi direttamente nelle casse dell’organizzazione criminale.

Stando a quanto scoperto dalla Polizia di Nuoro, la banda agiva già da diverso tempo sul territorio, probabilmente alcuni anni. Un’attività illecita che ha garantito introiti per migliaia e migliaia di euro.

error: Content is protected !!