L’UE propone 6000 euro per ogni migrante salvato. Salvini: “Non voglio elemosina dall’UE”

Un sostegno finanziario a tutti gli Stati che accetteranno di ospitare centri dove accogliere i migranti.

E’ la proposta della Commissione Europea, già inviata a tutte le Capitali, che prevede appunto la realizzazione di centri controllati con lo scopo di migliorare le procedure di asilo e accelerare i rimpatri degli irregolari. Ogni Paese dirà se vorrà partecipare o meno.

Come accennato prima, l’UE ha stabilito una somma per ogni Stato che deciderà per il sì al trasferimento dei migranti sbarcati in uno dei centri controllati: si tratta di seimila euro per ogni profugo.

La proposta ha trovato subito un muro: è quello del ministro dell’Interno italiano, Matteo Salvini, che ha già precisato di non aver alcun bisogno dell’elemosina elargita dall’Unione Europea.

Salvini, che rispedisce l’invito al mittente, torna a sottolineare che la spesa per ogni richiedente asilo è già consistente, dato che si aggira intorno alle 50 mila euro.

Il leader della Lega, che è vicepremier e responsabile del Viminale nel governo Conte, ha chiarito una volta di più che l’obiettivo dell’Esecutivo è quello di chiudere i flussi in arrivo per smaltire l’arretrato di centinaia di migliaia di presenze. “Non chiediamo soldi ma dignità – conclude Salvini – e ce la stiamo riprendendo con le nostre mani”.

Nonostante il “niet” giunto da Matteo Salvini, la Commissione Europea va avanti e proporrà la sua idea agli Stati membri.

L’intenzione della Commissione Europea è quella di svolgere una funzione di coordinamento, una specie di regia che dovrà funzionare provvisoriamente, finchè non sarà possibile istituire un sistema completo nel contesto della riforma del sistema europeo comune in materia di asilo.

La Commissione UE ha anche precisato che questi centri controllati non saranno campi di detenzione, ma saranno delle aree gestite adeguatamente, nel pieno rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani.

Nel frattempo l’ammiraglio James Foggo, comandante del Comando Nato di Napoli, è intervenuto in occasione della prima giornata di studio dell’Hub di direzione strategica della Nato per il Sud, precisando alcuni principi cardine.

“Quando un marinaio incontra una barca in difficoltà deve sempre intervenire con l’obiettivo di salvare vite umane. E’ una regola del mare”, ha sottolineato Foggo, che si è poi soffermato sulla completa autonomia della Marina, che è in grado di decidere anche le modalità di intervento.

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