Lifeline per Salvini nave fuorilegge, Tonilelli rincara “nave pirata”

navi ong

Il braccio di ferro tra il governo italiano e le ONG si fa sempre più duro.

Dopo aver impedito alla nave Aquarius con 629 migranti a bordo di approdare sulle coste italiane, il ministro dell’Interno Matteo Salvini è entrato in conflitto con un’altra imbarcazione, la Lifeline, che ha salvato 239 immigrati.

La nave si trova in questo momento nelle acque di Malta, ed è anche per questo che Salvini ha chiesto alle autorità maltesi di aprire i porti e di accoglierla.

Ma il leader della Lega ha anche precisato che la Lifeline è un‘imbarcazione fuorilegge, e che una volta sbarcata a Malta dovrà essere sequestrata, procedendo anche al fermo dell’intero equipaggio.

Secondo il ministro dell’Interno non possono più esserci delle navi che trafficano in mezzo al mare.

La Lifeline, nella giornata di ieri, chiedeva un porto sicuro dove attraccare ma da parte del governo italiano hanno trovato soltanto un muro. Oltre all’attacco piovuto addosso alla ONG da Matteo Salvini, anche il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha ribadito che la nave stava violando il diritto internazionale.

Secondo Toninelli, inoltre, l’imbarcazione avrebbe caricato oltre 200 migranti pur avendo una capienza massima di 50. Il ministro ha fatto presente ciò che aveva già affermato Salvini, ovvero che una volta fatta approdare sulle coste la nave sarà posta sotto sequestro.

Toninelli ha inoltre aperto un’altra polemica con la Lifeline: stando a quanto affermato dal ministro pentastellato, la nave batterebbe illegittimamente bandiera olandese, in quanto non risulterebbe registrata in quello Stato.

Per il ministro delle Infrastrutture si tratterebbe di una nave apolide e pertanto impossibilitata a navigare in acque internazionali.

Senza troppi giri di parole, Toninelli l’ha definita una “nave pirata”. Concetto sottolineato anche da Salvini, che ha affermato di non voler concedere lo sbarco di navi fantasma nei porti italiani.

I due ministri hanno infine ribadito che lo sbarco dei migranti deve avvenire a Malta o in Libia e di essere in contatto con entrambi i Paesi.

La Lifeline può attraccare sulle coste italiane solo se vuota, ma come detto verrebbe sequestrata con conseguente arresto dell’equipaggio.

La replica della Lifeline non si è fatta attendere.

In un tweet viene mostrato un documento (con scadenza settembre 2019) che conferma che l’imbarcazione batte regolarmente bandiera olandese e che Amsterdam è il porto “di casa”. 

L’ONG ribadisce inoltre che l’intervento di ieri è avvenuto in acque internazionali. Lo scontro con il governo italiano è tuttora in corso.

 

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