“Lei e i suoi amici diffondono il coronavirus”. Storia di razzismo a Milano

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Additata come portatrice del coronavirus solo per il colore della sua pelle. E’ quanto accaduto a Marie Jeanne Aglioni, 22enne studentessa originaria della Costa d’Avorio e in possesso della cittadinanza italiana.

E’ proprio la ragazza a raccontare al sito TPI quanto accaduto la scorsa settimana. La giovane, che è stata adottata da una famiglia di Calcio (Bergamo) quando aveva solo 2 anni ma che ora vive a Milano dove frequenta la specialistica in Lingue e comunicazione, ha ricevuto una lettera dall’amministratore di condominio: il contenuto della missiva era a dir poco agghiacciante.

Una residente del palazzo in zona Cadorna, dove vive anche la 22enne, si è lamentata del continuo via vai di “persone straniere”. Secondo la donna, questa situazione avrebbe dei rischi in termini di diffusione del coronavirus.

L’amministratore di condominio, invece di stigmatizzare, ha rincarato la dose. “Il problema è stato più volte segnalato, ma non ancora risolto. Il fatto è che in questo momento tragico di contagio possibile e frequente, la cosa assume rilevanza notevole – si legge nella lettera – Ritengo pertanto che cortesemente da parte sua, nei confronti della proprietà *** debbano essere adottati urgenti e immediati provvedimenti, al fine di tutelare la incolumità dei condomini di questo stabile. Veda lei in quale modo agire, segnalando eventualmente alla autorità pubblica questa deprecabile situazione”.

Parole che per la povera ragazza hanno rappresentato il massimo dello sconcerto. “Mi sono sentita umiliata, arrabbiata – racconta la studentessa – ho subito capito che fosse indirizzata a me. Sono l’unica ragazza di colore, i miei amici sono tutti bianchi e non c’è alcun via vai di gente straniera”.

“In casa non entra nessuno se non noi che ci viviamo – ha aggiunto – Alcuni di noi lavorano, altri studiano, non c’è alcun via vai di persone straniere. Io sono cittadina italiana. E se anche fosse non può esserci un collegamento tra stranieri e Coronavirus. Ancora c’è chi crede al binomio straniero-malattie”.

La 22enne si è poi sfogata in un lungo post su Facebook, trovando la solidarietà di moltissimi utenti.

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