Lavorava in un cantiere senza permesso di soggiorno: blitz dei NAS, tre deferimenti

nas permesso di soggiorno

In due zone della Versilia si è reso necessario l’intervento dei NAS per accertare alcune situazioni che si sono poi verificate entrambe caratterizzate da irregolarità.

Gli investigatori hanno voluto vederci più chiaro su cosa accadeva all’interno di un locale sushi situato a Forte dei Marmi e in un cantiere edile di Lido di Camaiore. E’ andata peggio all’esercizio commerciale, che ha dovuto chiudere i battenti dopo il blitz dei NAS: il cantiere edile, invece, se l’è cavata con delle multe.

Tuttavia, nel caso del cantiere edile, sono stati rilevati anche dei dipendenti sprovvisti di regolare permesso di soggiorno. L’ispezione eseguita presso il cantiere, che si trova sulla via Colombo a Lido di Camaiore, era incentrata sulla prevenzione dagli infortuni sul lavoro e sullo sfruttamento del lavoro dipendente.

Il controllo è stato operato nel dettaglio dai Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro. Una volta giunti sul posto, i militari hanno rilevato subito alcune irregolarità e hanno provveduto a deferire in stato di libertà tre persone.

Il primo ad essere colpito dal deferimento è stato il titolare della ditta individuale, un cittadino di nazionalità albanese, colpevole di aver assunto un connazionale senza che questi fosse munito di un regolare permesso di soggiorno. All’albanese i militari hanno anche contestato la mancanza di misure di sicurezza all’interno del cantiere.

Il deferimento ha interessato anche il dipendente, perchè si trovava sul territorio italiano senza averne i requisiti necessari, dato che era sprovvisto di permesso di soggiorno. Infine, i carabinieri hanno deferito anche un rumeno, titolare di una ditta specializzata di cartongessi, per non avere fatto fare la visita medica a un suo dipendente.

La sanzione è stata decisamente pesante per entrambi i titolari, che dovranno versare la bellezza di 10.200 euro ciascuno. Inoltre, a causa dell’impiego di manodopera in nero, i Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro hanno imposto la sospensione dell’attività imprenditoriale.

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