Lavorava come badante, viene espulsa: “Pericolo per l’Italia”

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Espulsa perchè considerata un pericolo per l’Italia. Il provvedimento, firmato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato eseguito nella giornata di mercoledì dagli uomini della Polizia di Lecco, che hanno provveduto a scortare Salma Bencharki fino a Casablanca.

La 29enne, nel 2016, fu arrestata nell’ambito dell’operazione antiterroristica “Terre Vaste” insieme a suo marito, Abderrahim Moutaharrik, che deve ancora scontare la pena di sei anni fino al 27 aprile 2022.

Lo scorso mese di febbraio la donna era stata rimessa in libertà, e Salma ha provato a rifarsi una vita, cercando un lavoro nelle zone del lecchese.

La 29enne è riuscita anche a farsi assumere in prova come badante da una coppia di anziani, che ovviamente non sapevano nulla del passato della donna.

Nonostante un’apparenza di vita normale, pare che la donna costituisse comunque un pericolo per l’Italia, come evidenziato anche dalla Digos di Lecco.

“Non è stato facile rintracciarla – sottolinea Domenico Nera, dirigente della Digos di Lecco – risultava residente a Lecco, domiciliata a Primaluna, ma cercava lavoro in Brianza. Stava affrontando un periodo di prova come badante presso una famiglia lecchese, ignara di chi si trattasse”

“Abbiamo subito avviato – spiega il commissario Torrisi, dirigente ufficio immigrazione della Questura di Lecco – l’attività istruttoria per chiedere al Viminale l’allontanamento dal territorio nazionale in quanto ritenuta una minaccia per l’ordine pubblico e la sicurezza dello Stato. 

Una situazione complessa perché si tratta di persone da anni in Italia, con familiari e figli. Una volta ottenuto il provvedimento,il 12 agosto è stata rintracciata grazie all’intervento di Digos e Volanti”.

Salma Bencharki godrà della piena libertà in Marocco, ma per lei vige il divieto di rientro in Italia per i prossimi 10 anni.

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