La regolarizzazione migranti sta scatenando nuove irregolarità: la denuncia di una legale

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La regolarizzazione dei migranti, contenuta nell’ultimo DL Rilancio approvato dal Parlamento, dovrebbe consentire di far emergere dal lavoro nero moltissime persone che finora erano impiegate senza alcuna tutela.

Tuttavia, stando a quanto affermato dalla legale di Federcolf di Basilicata e di Bari, la misura introdotta grazie soprattutto all’impegno della ministra Teresa Bellanova potrebbe far insorgere nuovi tipi di irregolarità.

L’avvocato Angela Maria Bitonti, del foro di Matera, spiega di cosa si tratta alla “Gazzetta del Mezzogiorno” e mette in guardia da quella che definisce una vera e propria “corsa all’acquisto dei contratti dei datori di lavoro“.

La legale, da tempo attiva sul fronte dei diritti per i migranti, precisa che sono già molti i ragazzi disposti a versare forti somme pur di ottenere un permesso di soggiorno: soldi che vengono reperiti rivolgendosi ad usurai o ad altri ricattatori.

La sanatoria stranieri, nelle intenzioni del Governo, doveva servire ad eliminare il caporalato e invece scoppia questo fenomeno collaterale della corsa al contratto di lavoro quando invece sarebbe stato meglio dare un permesso di soggiorno temporaneo, anche solo di sei mesi ma a tutti, anche considerando l’emergenza sanitaria“, le parole della Bitonti.

In questo periodo chi riusciva a trovare un lavoro aveva il diritto di rimanere in maniera regolare. Insomma, è una grande presa in giro che serve ai datori di lavoro e ai caporali per avere potere e allo Stato per fare cassa – prosegue la legale – Nella gran parte dei casi non sortirà l’effetto di regolarizzare queste persone“.

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