Cittadinanza francese accelerata per gli stranieri impegnati in prima linea nella lotta al Covid-19

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Nella giornata di ieri, martedì 22 dicembre, la Francia ha annunciato di aver accelerato centinaia di richieste di cittadinanza da parte dei lavoratori stranieri impegnati in prima linea nella lotta al coronavirus.

“Molti lavoratori stranieri hanno dato tutto durante la crisi sanitaria”, ha detto Marlène Schiappa, sottosegretario alla cittadinanza francese. “Ora è giusto che la Repubblica faccia un passo verso di loro”.

Tra i beneficiari ci sono ovviamente i lavoratori del settore sanitario ed in particolare medici e infermieri, ma anche netturbini, addetti alle pulizie e cassieri.

La misura della “cittadinanza accelerata” – nota anche come “fast-tracking”, ndr – è senza dubbio uno strappo alla regola per la Francia, dato che il paese transalpino negli ultimi tempi ha adottato regole sull’immigrazione sempre più rigide.

Le domande di cittadinanza restano troppo tempo nei cassetti e spesso richiedono anni per essere completate. Non a caso, il numero delle naturalizzazioni è diminuito nel corso degli anni.

Secondo le statistiche dell’Istituto nazionale di statistica e studi economici, circa 48.000 persone hanno acquisito la nazionalità francese attraverso la naturalizzazione nel 2019, circa il 18% in meno rispetto al 2015.

Il governo ha avviato la misura a settembre, quando la Francia si stava preparando alla seconda ondata della pandemia di Covid-19.

Martedì, il governo ha annunciato che circa 700 stranieri che hanno continuato il loro lavoro esponendosi ad un alto rischio di infezione da coronavirus sono stati inseriti in una “corsia preferenziale per la naturalizzazione“.

“Hanno partecipato attivamente allo sforzo nazionale, con dedizione e coraggio”, le parole utilizzate da Marlène Schiappa in una lettera inviata alle autorità regionali.

Più di 70 richiedenti hanno ottenuto la cittadinanza da settembre, mentre altri 693 sono nelle fasi finali del procedimento.

Con oltre 60.000 decessi causati dal coronavirus e quasi 2,5 milioni di contagi, anche la Francia ha pagato un tributo pesantissimo in termini di vite umane e sacrifici.

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