“La Bellanova vuole riaprire i porti”, ma è una fake news. Giornali confondono flussi, rifugiati e caporalato

Negli ultimi giorni si sono susseguiti violenti attacchi sul web nei confronti di Teresa Bellanova, il nuovo ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo nominata dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella squadra del neonato governo PD-M5S (ribattezzato “giallorosso”, ndr).

La Bellanova è stata attaccata perchè non è in possesso di un diploma di laurea (ha la terza media, ndr) e per il vestito indossato in occasione del giuramento del nuovo governo.

Il neo ministro ha ricevuto critiche e insulti anche molto pesanti, ed è stata anche vittima di “fake news”.

Una di queste è stata pubblicata anche dal giornale “Libero”, diretto da Vittorio Feltri, che ha ripreso un’intervista rilasciata dalla Bellanova ai colleghi del quotidiano “La Repubblica”.

“Poi c’è la regolamentazione dei flussi di migranti, essendoci fabbisogno per il lavoro agricolo”, è la frase del ministro delle politiche agricole estrapolata dal contesto del discorso e presa di mira dal giornale di Feltri, che lancia l’allarme sul fatto che la Bellanova sia interessata a “riaprire i porti” per consentire “agli africani di arrivare in Italia per lavorare nei campi“.

In realtà, nell’intervista con Giovanna Casadio di “Repubblica”, il ministro Bellanova spiega chiaramente che la lotta al caporalato è ormai sempre più necessaria, e non può che avvenire attraverso un’adeguata regolamentazione dei flussi migratori

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