Negli ultimi tempi si fa un gran parlare di Ius Soli, ovvero della possibilità di procedere all’acquisizione della cittadinanza di un dato paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori.

Il confronto su questo aspetto è molto acceso anche nel nostro Paese: se da una parte il Partito Democratico ha portato avanti l’iter per la realizzazione dello Ius Soli nella passata legislatura in cui era al Governo, salvo poi bloccare tutto a ridosso delle elezioni per timore che l’introduzione della legge sulla cittadinanza potesse favorire le forze nazionaliste come la Lega, dall’altra ci sono schieramenti politici che si sono battuti e continuano a battersi strenuamente affinchè lo Ius Soli non entri mai in vigore.

Tra questi c’è ovviamente il Carroccio, guidato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, ma anche partiti di destra come Fratelli d’Italia della leader Giorgia Meloni.

Nonostante lo scontro a livello nazionale, che ha comportato uno stallo ancora presente, sul piano locale qualcosa si muove.

In Puglia alcuni amministratori si sono messi in moto per proporre la cittadinanza italiana a tutti i bambini nati nel nostro Paese da genitori stranieri ma residenti nella regione pugliese.

La proposta arriva da cinque giovani consiglieri comunali e assessori che risultano anche membri del Coordinamento di ANCI Giovani Puglia: si tratta di Elietta Noviello (Consigliere V Municipio del Comune di Bari), Pier Francesco Palmariggi (Consigliere Comunale del Comune di Fasano), Gabriella Azzollini (Assessore del Comune di Molfetta), Vittorio Presutto (Consigliere Comunale del Comune di Serracapriola) e Daniele Dalessandro (Consigliere Comunale del Comune di Cerignola).

In sostanza, i cinque giovani amministratori si sono rivolti a Gianluca Vurchio, Coordinatore Regionale Anci Giovani, per chiedere di inserire questa proposta all’ordine del giorno della prossima assemblea regionale.

Un’iniziativa di grande impatto, specialmente in un periodo dove affrontare questa discussione comporta inevitabilmente molte difficoltà.

Come ha spiegato Francesco Palmariggi, uno dei cinque amministratori che si sono fatti promotori dell’iniziativa, si tratta di una scelta che vuole mettere in pratica nelle rispettive comunità i principi di inclusione e coesione sociale.

Una proposta, quella del conferimento della cittadinanza italiana ai nati nella regione Puglia, che dovrà poi accompagnarsi ad ulteriori azioni di grande significato: tra queste, c’è senza dubbio la diffusione delle informazioni relative all’iter di acquisizione della cittadinanza ai minorenni stranieri e alle loro famiglie residenti nel comune.

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