cittadinanza per meriti speciali

Firenze: sei anni fa le uccisero il marito, oggi è cittadina italiana

Ndeye Rokhaya Mbengue, vedova di Samb Modou ucciso insieme ad un altro senegalese da un estremista nel 2011 a Firenze, è diventata cittadina italiana per meriti speciali

Dalla tragedia che le ha cambiato per sempre la vita, ad un messaggio di speranza: Ndeye Rokhaya Mbengue, vedova del cittadino senegalese Samb Modou che venne brutalmente assassinato il 13 dicembre di sei anni fa in piazza Dalmazia a Firenze, da un paio di giorni è una nuova cittadina italiana a tutti gli effetti.

Il documento ufficiale le è stato consegnato dal prefetto del capoluogo toscano, Alessio Giuffrida, alla presenza dell’assessore della Regione Toscana, Federica Fratoni (che si occupa di Ambiente e Difesa del Suolo) e all’assessore del Comune di Firenze Sara Funaro (Welfare e sanità, Accoglienza e integrazione, Pari opportunità).

Come ha ricordato il prefetto, a Firenze il ricordo di quanto avvenne quella giornata è ancora vivo, anche perché si trattò del gesto di un folle: “Con la concessione della cittadinanza italiana, lo Stato italiano intende testimoniare solidarietà verso la signora, anche in segno tangibile di integrazione. Samb Modou era venuto in cerca di un lavoro e di un futuro migliore per sé e per la sua famiglia. Il nostro Paese afferma così la volontà di inclusione verso lo straniero che giunge in pace e pieno di speranza, consentendo alla sua vedova di partecipare a pieno titolo ad ogni aspetto della vita civile, sociale, culturale ed economica dello Stato che l’ha accolta”.

Concetti fatti propri anche dall’assessore Funaro che ha sottolineato come la signora Ndeye Rokhaya Mbengue porti ancora nel cuore il ricordo di quella terribile giornata che segnò il suo futuro privandola di un marito e di una vita che in Italia avrebbe potuto essere migliore rispetto a quello che avevano lasciato emigrando nel nostro Paese.

Ad occuparsi di lei negli ultimi anni sono stati il Comune e la Caritas, ma adesso sarà tutto diverso così come lo può essere per tutta la comunità senegalese che vive a Firenze e nella sua cintura.

La città toscana vuole diventare un simbolo per le sue idee anti razziste e tendenti alla piena integrazione promuovendo una cultura improntata all’insegna del rispetto e del ripudio della violenza.

Samb Modou, insieme al connazionale Diop Mor, venne ucciso al mercato rionale di piazza Dalmazia il 13 dicembre 2011, da Gianluca Casseri, un italiano che aveva sparato contro alcuni venditori ambulanti senegalesi.

Rimase coinvolto anche un terzo senegalese, Moustapha Dieng, che per diversi mesi fu ricoverato all’Unità Spinale dell’ospedale di Careggi e porta addosso ancora i segni come tetraplegico a causa delle lesioni riportate.

Casseri dopo una prima fuga iniziale, al mercato di San Lorenzo ferì altri due senegalesi, Mor Sougou e Cheikh Mbengue, prima di suicidarsi nel parcheggio sotterraneo dello stesso mercato.

Ai tre senegalesi rimasti feriti è stata conferita, in occasione della Festa della Repubblica il 2 giugno 2013, la cittadinanza italiana per meriti speciali. Ora finalmente tocca anche alla vedova di Samb.

Approfondimento : cittadinanza_italiana_vedova_samb_modou

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