Ius sanguinis, Merlo vince la battaglia: “Nessuna limitazione, ho convinto Salvini”

Il decreto legge immigrazione fortemente voluto dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sta per arrivare in Consiglio dei Ministri.

Le misure più importanti sono quelle che il responsabile del Viminale ha chiarito più volte nelle ultime settimane, e che rappresentano i capisaldi della sua attività come ministro e della stessa Lega, di cui Salvini è leader indiscusso.

Nel decreto si evidenzia una forte stretta sui migranti, con tanto di estensione dei reati che causano la negazione della cittadinanza e la conseguente espulsione.

Ma non è tutto.

Come hanno rilevato Laura Garavini, Francesco Giacobbe, Nicola Carè, Angela Schirò, Massimo Ungaro, tutti parlamentari del PD eletti con il voto degli italiani all’estero, il decreto Salvini prevede la limitazione del riconoscimento della cittadinanza jure sanguinis ai discendenti di cittadini italiani entro due generazioni, nonché l’eliminazione dell’ostacolo formale esistente al riconoscimento della cittadinanza alle donne che l’hanno perduta automaticamente per matrimonio con uno straniero, senza la loro volontà”.

Proprio sulla questione dello ius sanguinis, Matteo Salvini si è ritrovato a discutere anche con Ricardo Merlo, eletto senatore alle ultime elezioni politiche e nominato sottosegretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri del governo presieduto da Giuseppe Conte.

E’ proprio Merlo ad informare gli organi di stampa che il pericolo di una limitazione alla trasmissione della cittadinanza ius sanguinis nel decreto immigrazione è stato definitivamente scongiurato.

Ricardo Merlo ha postato un video su Facebook dove ha assicurato di aver parlato con il ministro dell’Interno e vicepremier del governo Conte, Matteo Salvini, e di averlo convinto a tornare sui suoi passi in merito alla questione della cittadinanza ius sanguinis.

“Siamo riusciti a far togliere questa discriminazione, questa limitazione cui eravamo totalmente contrari. Battaglia vinta!”, ha detto il sottosegretario durante il video pubblicato su Facebook.

Contrarietà alla limitazione, oltre che dal Partito Democratico, era stata espressa anche da Fucsia Nissoli, deputata di Forza Italia, che aveva scritto una lettera indirizzata proprio al responsabile del Viminale.

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