Indossa il burkini nella piscina comunale: cacciata dal bagnino

Non è raro che le cronache quotidiane riferiscano di episodi di discriminazione nei confronti delle donne che indossano abiti islamici, come ad esempio il velo.

Nel periodo estivo, può accadere che qualche donna musulmana decida di recarsi al mare o in qualche piscina con il classico burkini, ovvero il costume da bagno che copre integralmente il corpo lasciando scoperte solo le mani e i piedi.

Anche questa soluzione riscontra spesso un’accoglienza piuttosto sgradita da parte degli altri villeggianti, con momenti di tensione che a volte possono sfociare anche in offese e scontri verbali.

E’ quanto accaduto anche a Firenze, dove una donna di fede islamica che si era recata in una delle piscine comunali è stata invitata ad uscire dall’acqua proprio perchè indossava il burkini.

Ad impietosire i presenti non è servita nemmeno la presenza del figlio della donna.

L’episodio è stato raccontato dalla consigliera comunale Miriam Amato, che fa parte di Potere al Popolo, la forza politica di estrema sinistra presente anche alle ultime elezioni politiche.

La consigliera Amato ha chiesto all’assessore allo sport del comune di Firenze, Andrea Vannucci, di inviare una circolare alle piscine comunali per garantire il diritto alla balneazione delle donne con il burkini.

La consigliera di Potere al Popolo ritiene “inaccettabile” quanto accaduto nella giornata di sabato 7 luglio alla piscina Costoli.

Stando a quanto spiegato da Miriam Amato, la donna è stata invitata ad uscire dall’acqua dal bagnino: a nulla sono serviti i tentativi di giustificazione della donna, che ha provato a spiegare come il burkini non sia altro che un costume.

Una scena che ha lasciato di stucco gli altri bambini e che è risultata profondamente umiliante per la signora, che non ha potuto fare altro che abbandonare la piscina insieme al suo figlioletto di nemmeno 1 anno.

La consigliera era presente al momento dell’accaduto e si è subito diretta verso il bagnino, chiedendo spiegazioni. Lo stesso le ha risposto di aver ricevuto “ordini superiori”, ma gli altri colleghi avrebbero negato.

Per evitare che in futuro si ripetano questi episodi, la consigliera di Potere al Popolo ha chiesto l’intervento dell’assessore Vannucci, affinchè invii una circolare a tutte le piscine del Comune di Firenze.

“E’ opportuno informare che il burkini è un costume – ha concluso la Amato – e come tale consente la balneazione alle donne che lo portano”.

Approfondimento : La storia della stilista che ha inventato il burkini