In Sardegna lavorano 3 migranti su 4. Male il Molise

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In Sardegna l’integrazione sta funzionando bene. La Regione, infatti, è tra le più virtuose per l’inserimento nel mondo del lavoro dei migranti: stando ai dati forniti da Eurostat, quasi tre cittadini extracomunitari su quattro hanno un lavoro in Sardegna.

Il rapporto stilato dall’Ufficio Statistico dell’Unione Europea, che fa riferimento al 2018, evidenzia anche che in Italia il 65% dei cittadini stranieri ha un lavoro. Tuttavia, quello che può essere accolto come un buon dato deve fare i conti con le percentuali che riguardano gli altri Paesi europei.

La media nell’Unione Europea in riferimento a chi proviene da altri stati UE è infatti del 77,1%, oltre dieci punti sopra al dato italiano. Va meglio per i cittadini extracomunitari, dove l’Italia si mostra migliore rispetto alla media comunitaria: 63,4% contro il 59,2% del dato UE, con una crescita costante dal 2015 in poi.

La Sardegna, come detto, è la regione leader: il 70,5% degli immigrati provenienti da un Paese extra Ue ha un’occupazione, con un aumento di sei punti percentuali in soli due anni. La regione sarda si piazza quindi al primo posto, mettendo in riga Lombardia (66,5%), Friuli Venezia Giulia (65,3%) e Lazio (66%).

Le percentuali che fanno riferimento ai cittadini extracomunitari presenti in Italia che hanno un’occupazione sono decisamente più basse nelle regioni del Sud. Come riportato dall’agenzia ANSA, la “maglia nera”, in tal senso, va al Molise, che occupa l’ultimo posto non solo in Italia ma anche in Europa: 45,5% degli occupati, nonostante una crescita di 7 punti percentuali rispetto al 2017.

Il dato molisano diventa addirittura peggiore se si guarda all’occupazione dei cittadini provenienti dai paesi UE e non italiani: in un solo anno si è passati dal 53,1% del 2017 al 43,4% del 2018. Un declino che fa sprofondare il Molise al terzultimo posto in Europa, meglio solo di due regioni situate nel nord della Grecia. Male anche Calabria (49,8%), Basilicata (52%), Sicilia (52,1%) e Puglia (53,5%), tutte nelle ultime 20 posizioni europee.

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