In Liguria corsi gratuiti di italiano per i migranti: serve il permesso di soggiorno

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Un progetto che mira a favorire l’apprendimento della lingua italiana ai migranti in condizioni di vulnerabilità e in possesso di regolare permesso di soggiorno.

E’ l’interessante iniziativa che vede in prima fila la cooperativa Agorà e una partnership con protagoniste la Fondazione L’Ancora Onlus, la Cooperativa Sociale Jobel e la cooperativa sociale Mondo Aperto.

Il progetto, cofinanziato dal Fondo Asilo Migrazione ed Integrazione 2014-2020, prende il nome di A.B.C. Alfabetizzazione Bene Comune, e verrà presentato nella giornata di domani, venerdì 19 luglio, presso la Sala Rossa del Comune di Savona.

Ad insegnare la lingua italiana ai migranti regolari saranno educatori professionali e docenti di italiano che collaborano con Agorà già da alcuni anni.

Come spiega il sito “Il Vostro Giornale.it”, saranno proprio questi insegnanti a portare anche delle metodologie innovative nell’insegnamento e nell’apprendimento, unendo alle classiche lezioni frontali anche “uscite didattiche, momenti di aggregazione e socializzazione, tecniche basate su linguaggi multimediali con un approccio esperienziale e role-play per apprendere l’Italiano in modo attivo e coinvolgente”.

Ma non è tutto, perchè il progetto A.B.C. Alfabetizzazione Bene Comune si distingue anche per un’altra novità molto interessante. Si tratta del corso dedicato esclusivamente alle donne straniere, in particolare quelle che sono mamme di bimbi che hanno un’età compresa da 0 a 3 anni, con tanto di servizio di babysitteraggio per consentire alle “alunne” di assistere alle lezioni senza preoccuparsi dei loro pargoli.

Come riportato dal portale, i corsi si svolgeranno nelle 4 province liguri di Genova, Savona, La Spezia e Imperia nel periodo 2019-2021.

Tutti i corsi saranno totalmente gratuiti e vi si accederà tramite selezione.

Gli organizzatori hanno poi chiarito quali sono gli obiettivi e le finalità di questo progetto, in particolare l’incremento dell’alfabetizzazione in italiano tra i cittadini e cittadine di paesi terzi non scolarizzati/e o debolmente scolarizzati nei paesi di origine e la promozione dell’autonomia e delle competenze nell’orientamento del territorio, nella comunicazione formale e informale e nella ricerca attiva del lavoro.

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