In Italia fanno meno figli anche gli immigrati: lo rivela l’ISTAT

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Coloro che proprio non digeriscono i flussi migratori affermano spesso che con il passare degli anni si arriverà ad una vera e propria “sostituzione etnica” nei Paesi europei, Italia compresa.

Un’ipotesi largamente (e continuamente) smentita da indagini e studi, come ad esempio il rapporto ISTAT su natalità e fecondità nel 2018, che mostra un calo del contributo alla natalità in Italia anche da parte dei cittadini stranieri.

I nati con almeno un genitore straniero, negli ultimi 6 anni, sono circa 11.000 in meno: solo negli ultimi 12 mesi si è avuta una riduzione di oltre 2.600 unità. Stesso discorso per i nati da entrambi i genitori stranieri: nel 2018 sono in tutto 65.444, pari al 14,9% del totale dei nati, all’incirca 2.500 in meno rispetto al 2017.

Questo accade anche perchè le cittadine stranieri residenti in Italia stanno progressivamente “invecchiando”: è sempre il rapporto ISTAT a dirci che la fascia di età 35-49 sul totale delle cittadine straniere è passata dal 42,7% del primo gennaio 2008 al 52,7% del primo gennaio 2019.

Tra le nazionalità ai primi posti per nuove nascite, troviamo la comunità rumena (13.530 nati nel 2018) e subito dopo quella marocchina (9.193). Più indietro i nuovi nati albanesi (6.944) e cinesi (3.362). Le nascite da genitori entrambi stranieri avvengono con maggiore incidenza al Nord e in misura minore nelle regioni centrali, mentre al Sud la percentuale è molto più bassa (6,0%): fa eccezione il solo Abruzzo (10,5%).

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