Imprese, una su 10 in Italia è gestita da stranieri

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Un’impresa su dieci in Italia è gestita da cittadini stranieri. I dati resi pubblici da InfoCamere e Unioncamere evidenziano come siano sempre più le aziende che “parlano straniero” nel nostro Paese.

Solo nel secondo trimestre del 2019 le imprese straniere sono cresciute di 6800 unità, arrivando a superare le 600.000 unità (dato che fa riferimento alla fine del giugno, ndr). Rispetto al trimestre precedente, le imprese straniere sono cresciute dell’1,1%.

Ma in quali settori si registra questo aumento di imprese gestite da stranieri? Principalmente nel commercio al dettaglio, con circa 161.000 imprese, ma risulta evidente un’impennata anche nei lavori di costruzione (circa 113.000) e nella ristorazione (quasi 47.000).

Buona parte di queste imprese è presente nelle province italiane più grandi, in primis quella di Roma, dove le attività di imprenditori stranieri raggiungono le 69.000 unità.

Tuttavia, se ci si sofferma esclusivamente sulla crescita, sono le province medie a registrare un incremento di un certo livello: tra queste spiccano due province pugliesi come Brindisi (+ 3,1%) e Taranto (+ 2,9%), e non si può trascurare Terni, che registra un ottimo + 2,8%.

Per quanto riguarda le nazionalità degli stranieri che gestiscono queste imprese, il “primo posto” va ai cinesi, seguiti a ruota dai marocchini e dai rumeni.

Va comunque evidenziato che mentre per asiatici e nordafricani il settore di riferimento è principalmente quello del commercio, le imprese rumene sono soprattutto quelle che operano nel settore delle costruzioni e dell’edilizia.

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