Il San Bartolomeo Calcio rompe con l’amministrazione comunale

Molto probabilmente non era mai successo prima d’ora, eppure sembra che sia possibile che una squadra di calcio in grado di portare il nome di un Comune (San Bartolomeo al Mare) possa litigare ed azzuffarsi con il comune di stesso.

Sta succedendo con il San Bartolomeo Calcio e con l’amministrazione comunale: volano parole grosse e sembrerebbe proprio che la squadra di calcio voglia abbandonare il territorio pur non di sopportare più questa diatriba. Ma cosa è successo esattamente? E’ una situazione così grave?

Sembrerebbe proprio di sì. La convenzione è chiara: la Dianese & Golfo non può godere dell’uso esclusivo del campo.

Queste le lapidarie parole che non lasciano molto spazio all’immaginazione del presidente Antonello Miglio, il quale avrebbe detto che la convenzione tra la Dianese & Golfo ed il Comune parlava molto chiaro, e che è strano che ad oggi non si riesca ancora a fare chiarezza. L’uso del campo non sarebbe stato esclusivo, e questo Antonello Miglio, presidente del club, lo sapeva già.

Quello che gli sfuggiva è che avrebbe dovuto in seguito pagare (sebbene lui si dica, ad oggi, dispostissimo a saldare i conti di tutte le utenze) 250 euro di noleggio del campo per la partita e 100 per ogni allenamento, ma senza illuminazione.

Antonello Miglio ha definito il tutto come “una follia” per via del costo troppo elevato, dicendo di star subendo conseguenze a livello tecnico davvero pesanti.

Alcune leve del Settore Giovanile non esistono più proprio per questa ragione: il campo non c’è. Ma il presidente si dichiara disposto ad andare fino in fondo alla questione legale, e sarebbe anche disponibile ad esiliarsi cambiando località di gioco.

Infatti, lo ammette lo stesso Antonello Miglio durante un’intervista, l’anno prossimo a malincuore la squadra sarà costretta a cambiare località, ma, come dice egli stesso, “un’eventualità di questo genere rappresenterebbe solo una sconfitta. Una sconfitta per tutti”.